(ANSA) - NAPOLI, 27 NOV - Energia pulita su un terreno
sottratto alla camorra. Diventerà realtà attraverso la
costruzione di un impianto di biogas a Santa Maria la Fossa nel
Casertano, paese che fino a qualche anno fa rientrava nel
territorio di competenza della famiglia Schiavone.
L'impianto, che diverrà operativo entro l'estate 2015,
sorgerà su un sito simbolo dell'emergenza fatta di camorra e
inquinamento ambientale, quello di Ferrandelle, confiscato a
Francesco Schiavone "Cicciariello", cugino di Sandokan, e su cui
nel 2008 sorse tra le contestazioni della popolazione un sito di
stoccaggio di rifiuti finito poi nel mirino della magistratura
per la gestione da parte del Commissariato all'emergenza.
Proprio la nascita dell'invaso bloccò il progetto originario
del Consorzio Agrorinasce - ente formato da sei Comuni casertani
che gestisce numerosi beni confiscati - che prevedeva la
realizzazione della "Fattoria dei Prodotti tipici" su una parte
del terreno adiacente al sito di stoccaggio; per il piano erano
già stati spesi 400mila euro. Dopo lo stop, sempre nel 2008,
Agrorinasce, d'intesa con il Ministero dell'Interno, individuò
una diversa destinazione d'uso dell'area, che in breve diverrà
sede del "Centro di documentazione ed educazione ambientale", di
un'isola ecologica e di un impianto di produzione di energia da
fonte rinnovabile di biogas; opere che tengono conto della
vocazione agricola della zona, con ben 72 allevamenti bufalini
presenti.
I lavori, aggiudicati ad aprile 2013 con un bando di project
financing a un'azienda padovana, sono costati 9 milioni di euro;
si tratta di fondi stanziati nell'ambito del Pon Sicurezza
2007-2013. Entro febbraio 2015 verrà inaugurato il centro di
documentazione e l'isola ecologica mentre l'impianto sarà
ultimato nei mesi successivi.
"Questo progetto - spiega Giovanni Allucci, amministratore
delegato di Agrorinasce - rappresenta il più importante
investimento di energia pulita su un bene confiscato alla
camorra, che porterà importanti benefici anche da un punto di
vista ambientale a tutta la comunità del territorio grazie
all'abbattimento dei nitrati presenti nei reflui zootecnici che
verranno conferiti nell'impianto". (ANSA).