Uruguay, un ulivo che insegna cos'è la vita

Scultura di Pablo Atchugarry accoglierà i visitatori

Redazione ANSA MONTEVIDEO (URUGUAY)

MONTEVIDEO (URUGUAY) - Nel giardino all'ingresso del padiglione dell'Uruguay, i visitatori dell'Expo Milano 2015 saranno accolti da una imponente scultura di Pablo Atchugarry -noto artista uruguaiano da anni residente part time a Lecco- che riprende e completa non solo la proposta architettonica dell'edificio ma anche il concetto che esso pretende incarnare.

"La vita dopo la vita" -è questo il suo titolo- è infatti costruita a partire dal tronco di un ulivo secolare, e armonizza dunque con le travi di legno grezzo che segnano la facciata ovale del padiglione uruguaiano, ma soprattutto illustra esteticamente il concetto di "un paese dove la vita cresce" scelto dall'Uruguay per l'appuntamento di Milano.

Lo stesso Atchugarry racconta come "anni fa, visitando un vivaio a Parma, mi sono imbattuto in questo monumentale ulivo, secco e morto, il cui destino era di diventare legna che alimenta il fuoco".

"La sua figura mi colpì, era una pianta che era vissuta centinaia di anni e sembrava ansiosa di raccontare i segreti della sua vita -prosegue l'artista- sicché l'ho portata nel mio atelier ed ho cominciato a studiarla, a dialogare con lei" Solo molto tempo dopo, Atchugarry colse il senso di quella sua intuizione iniziale: "quando sentii la sua voce nitidamente, allora mi sono messo a scolpirla, perché avevo capito che questa meraviglia della natura era ancora viva, ma aveva bisogno dell'arte per continuare il suo cammino".

I visitatori che rimangano colpiti anche loro dal fascino di questa opera di Atchugarry potranno ammirare altre sue creazioni nella sua mostra "Cittò eterna, eterni marmi", che si aprirà al Museo dei Fori Imperiali di Roma il 22 maggio.

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