Uruguay, la nuova frontiera della tracciabilità

Non solo carne, ma anche agrumi, miele, uova e vino

Redazione ANSA

MILANO - Non solo carne: la scommessa dell'Uruguay sulla tracciabilità dei suoi prodotti agricoli si estende ad altri settori, oltre all'allevamento bovino. Anche per il miele, gli agrumi, l'olio d'oliva e i prodotti latticini sono stati creati sistemi per garantire al consumatore informazioni utili sugli alimenti che acquista.

Per gli agrumi, il sistema è equivalente a quello della carne bovina, cioè al 100%: la tracciabilità dei prodotti segue tutta la catena di produzione, dallo stabilimento che li produce fino all'azienda responsabile della loro esportazione.

Per il miele si sta cominciando a ad implementare un progetto che permetterà di identificare ogni alveare del paese, per garantire la possibilità di ricostruire l'intero tragitto del prodotto, così come già avviene, da giugno del 2014, con il 100% dei polli e delle uova dell'Uruguay.

In quanto al vino, l'Uruguay è il primo paese latinoamericano nel quale la totalità degli stabilimenti vitivinicoli sono georeferenziati, il che permette al consumatore, attraverso un codice a barre QR, di conoscere dettagli non solo sul suo acquisto, ma anche su chi lo ha prodotto: storia e varietà dei vigneti, quantità ed età delle piante, ecc.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

agendaeventi