Cibo, BCFN Barilla Youth Manifesto

Giovani ricercatori ai grandi della Terra, "bisogna agire"

Redazione ANSA

(di Michela Nana)

MILANO - I giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo rivolgono un appello a leader mondiali, agricoltori, educatori, manager delle industrie alimentari, giornalisti perchè si impegnino a risolvere concretamente i paradossi del sistema alimentare. Un richiamo alla responsabilità, a chi ha ruoli decisionali nei rispettivi campi, attraverso sette proposte concrete. E' questo in sintesi il contenuto dello 'Youth Manifesto', il documento sul futuro del cibo redatto da 80 giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo, presentato a Expo da Fondazione Barilla (Barilla center for food and nutrition). Dopo il Protocollo di Milano, documento che ha l'obiettivo di rendere il sistema alimentare più sostenibile, la Fondazione Barilla scende in campo con i giovani per affrontare le sfide del futuro e per contribuire ai contenuti della Carta di Milano.

Lo 'Youth Manifesto', redatto dai ricercatori dopo giorni di riflessione e confronto, è stato consegnato al governo italiano rappresentato a Expo dal ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che tra pochi giorni sarà all'Onu a presentare l'eredità immateriale dell'esposizione, la Carta di Milano. "Alle Nazioni Unite ci arriviamo con con una serie di obiettivi, che abbiamo identificato insieme, cittadini, aziende, società civile e istituzioni, anche a partire dal Protocollo di Milano proposto dalla Fondazione Barilla - ha sottolineato il ministro -. Il lavoro che abbiamo realizzato lascerà il segno nella scrittura dei nuovi obiettivi del millennio, che inizierà tra qualche giorni all'Onu". Lo 'Youth Manifesto' contiene sette proposte concrete ad altrettante categorie professionali che hanno un ruolo decisionale per la sostenibilità del cibo del futuro. Glia gricoltori ad esempio si devono impegnare per favorire il ritorno dei giovani all'agricoltura, attività che nutre il pianeta e lavorare con i governi per favorire l'accesso alla terra. Gli educatori devono insegnare a bambini e ragazzi la relazione tra cibo, persone, salute e pianeta, rendendola obbligatoria nei programmi scolsatici. I manager delle grandi imprese devono invece lavorare per creare filiere sostenibili, sostenendo gli agricoltori e sviluppando prodotti sani. Anche il mondo della comunicazione è coinvolto con una proposta che punta a creare un 'Foodlitzer', un premio internazionale per il giornalismo indipendente sulla sostenibilità agroalimentare. Lo Youth Manifesto "non è solo una chiamata forte ai leader del mondo ma anche un'assunzione di responsabilità da parte dei giovani stessi, che saranno la classe dirigente del futuro - ha sottolineato il vice presidente della Fondazione Bcfn, Paolo Barilla -. Da anni la fondazione Barilla lavora con giovani ricercatori da tutto il mondo, e il manifesto è il coronamento di questa attività che si compie proprio in occasione di Expo 2015 e della presentazione della Carta di Milano a Ban-ki Moon".

Gli 80 ricercatori hanno illustrato il manifesto a Expo ai rappresentanti dei padiglioni dei loro Paesi di provenienza, per rafforzare il messaggio nei cinque continenti e tra le imprese che partecipano all'esposizione.

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