MILANO - Il progetto di Nestlè "Alliance for Youth" ha consentito di far emergere una serie di "nuovi mestieri" a cui molti giovani si sono dedicati. Si tratta di "ibridazioni digitali" di vecchi mestieri che si stanno evolvendo insieme all'industria.
Il "venditore del futuro", figura di venditore che lascia a casa la valigetta per il tablet. "Ha una formazione in area economica, ingegneria o in scienze sociali - scrive Nestlè - ed è capace di raccogliere, analizzare e collegare informazioni e dati e per fornire nuove idee e nuovi approcci".
Il "designer tecnico", che utilizza la sua formazione in area disegno tecnico o architettura per progettare per l'industria. "Ha una mente molto dinamica e flessibile che si adatta facilmente a capire i diversi bisogni delle aziende clienti e dei consumatori finali".
Il "solution designer", un ingegnere dell'innovazione in grado di sviluppare l'efficienza dei clienti. Oppure il "product development engeneer", figura che opera nella Ricerca e Sviluppo integrando capacità gestionali, relazionali e logiche. Oppure ancora il "consulente dell'innovazione", che lavora in team preferibilmente under 30 e ha interessi trasversali in fashion, moda, beni di largo consumo, retail e può avere un background formativo che spazia in diversi ambiti come process o software engineer, technology, experience design, graphic design.
Nei Mestieri d'Italia c'è anche spazio per lo statistico che non vive di soli numeri e si appassiona alle scienze sociali: il "data scientist" riesce a calare i dati nella realtà sociale in evoluzione e grazie a questo sa creare approcci di calcolo nuovi. Tra le figure nuove anche quella dell' "esperto della logistica", un ingegnere o diplomato che progetta e gestisce sistemi in cui le variabili tecnologiche interagiscono in modo complesso con quelle economiche e organizzative per la gestione ed il trasporto delle merci.