ROMA - Da sempre nelle gare di auto sono i piloti a fare la differenza, soprattutto a parità di auto, con il futuro campionato per auto autonome Roborace l'ago della bilancia passerà agli ingegneri ''softwaristi''. In programma dalla stagione 2016-17 come avvenimento di contorno al Mondiale di Formula E, la nuova serie sarà una sfida tecnologica all'ultimo bit. La competizione servirà da banco per lo sviluppo in condizioni estreme e competitive della tecnologia ''autonomous driving''. Le prove andranno in scena prima delle sfide delle monoposto elettriche e vedranno di fronte dieci team, ognuno con due auto senza pilota. Le vetture elettriche utilizzate in gara saranno identiche dal punto di vista tecnico e a fare la differenza saranno gli algoritmi di guida e di reazione alle mosse degli avversari studiati dagli ingegneri delle squadre. I gran premi si disputeranno sugli stessi circuiti del calendario di Formula E e avranno la durata di un'ora.
All'annuncio dell'iniziativa, Denis Sverdlov, patron di Roborace e del team Kinetik che la curerà, ha spiegato: ''Crediamo fermamente che, in futuro, tutti i veicoli del mondo, saranno assistiti dalla tecnologia intelligente e alimentati da energia elettrica, migliorando così l'ambiente e la sicurezza stradale. Roborce è una celebrazione di tali tecnologie rivoluzionarie. L'obiettivo è dimostrare che la robotica può coesistere con noi nella vita reale e spingerne lo sviluppo''.
Alejandro Agag, CEO della Formula E, ha sottolineato: ''Siamo molto entusiasti di collaborare con Kinetik su quello che è sicuramente uno degli appuntamenti sportivi più all'avanguardia nella storia. Roborace è una sfida aperta alle realtà più innovative e tecnologiche del pianeta. Sarà molto eccitante creare una piattaforma per loro, per dimostrare quello di cui sono capaci e credo che ci sarà un gran potenziale di ritorno anche per noi''. (ANSA).