(di Andrea Silvuni)
GINEVRA - Con un certo rammarico da parte degli abitanti del Cantone di Ginevra e un non celato disappunto dei 'rivali' - con i tedeschi in primo piano - il nostro Tricolore continua a svettare prepotentemente sul Palexpò, il complesso espositivo che ospita l'85/o Salone dell'Auto di Ginevra che apre oggi le porte al pubblico. Il Made in Italy ha dominato, nei primi due giorni di preview riservata alla stampa, soprattutto nel settore delle auto sportive e delle hypercar, che sono e restano un 'punto forte' della nostra presenza nel mercato mondiale delle quattro ruote.
Ed è curioso notare come una delle protagoniste di questo evento sia stata la Maserati Alfieri che non era nemmeno esposta nello stand della Casa di Modena ma 'presente' attraverso il forte impatto che aveva creato nell'edizione 2014 dell'auto show ginevrino. Premiata quest'anno a Ginevra come 'Concept Car of the Year' da una giuria composta da designer professionisti provenienti da Daimler, Jaguar, Volvo, General Motors, Hyundai, Renault, Lear e Università di Coventry, la Alfieri ha fatto un'apparizione 'trasversale' perché riproposta - in una sorta di re-interpretazione british, a parere di molti addetti ai lavori - nello studio di GT sportiva EXP 10 Speed 6 che è stato svelato a sorpresa da Bentley. Tra le due auto i punti di contatto sono molti, soprattutto nelle proporzioni e nel far coesistere elementi di design 'emozionale' con il DNA storico concentrato nella mascherina. Il nome Alfieri è così circolato prepotentemente anche in questa edizione del Salone, a conferma del fatto che la presentazione della concept nel 2014 potrà essere ricordata come un momento storico nell'evoluzione del design e dell'architettura delle vetture sportive. Una 'capostipite', dunque che proponendo una purezza di linee e ad una emozionalità che mancavano da troppi anni in questo ambito, ha finito per diventare il punto di riferimento anche per progetti dei concorrenti.
Così l'affaire Bentley-Maserati ha finito per far passare in secondo piano altri 'eccessi' d'ispirazione ai prodotti italiani, come la Magna Mila Plus, a cui manca solo il Cavallino Rampante sul cofano. La folla che ha letteralmente invaso tutta l'area attorno allo stand Ferrari al momento del reveal della nuova 488 GTB ha, inoltre, confermato come la Casa di Maranello rappresenti un riferimento assoluto nel mondo della passione per i motori, suscitando una passione che va ben oltre alla bellezza delle sue auto ed al valore dell'innovazione tecnologica che racchiudono. Nel panorama delle sportive made in Italy svetta poi, prepotentemente, anche la bandiera con il Toro Rampante di Lamborghini: la Aventador LP750-4 Superveloce che con i suoi 750 Cv - solo 'aspirati' - ristabilisce una supremazia nell'ambito delle hypercar che, sempre più numerose, per impressionare con potenze oltre quota 1.000 ricorrono però a complessi sistemi di sovralimentazione o alla presenza di dispositivi di boost elettrico.
E come dimenticare, parlando del Made in Italy che 'corre' sulle strade e le piste di tutto il mondo anche l'eccellenza dei pneumatici Pirelli, un must per le supersportive fabbricate nel globo o, ancora, dei sistemi frenanti Brembo, altro simbolo del saper fare (e del saper andare 'oltre' rispetto alla concorrenza) dei nostri ingegneri e delle nostre industrie.