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Costa Concordia: dalla tragedia alle polemiche all'ultimo viaggio

Il relitto è nel porto di Genova dove sarà smantellato. I materiali saranno riciclati

Chiara Carenini

Ore 11.49 di domenica 27 luglio il relitto di Costa Concordia, trascinato da due rimorchiatori Svezia e Spagna, doppia il faro rosso della Foranea, nel porto di Voltri-Prà. In tanti la guardano sfilare piano, a meno di un nodo di velocità, una vecchia signora che sa di morire sorretta negli ultimi metri da braccia forti, salutata da un unico colpo di sirena. Un addio, per la nave da crociera più grande del mondo, il cui ultimo viaggio ha il doppio significato del dramma e del miracolo, che si è svolto sotto gli occhi di uomini delle istituzioni, di tecnici e di semplici curiosi che questa volta hanno dormito in tenda e si sono ammassati sulla costa non per sbirciare il dramma ma per ammirare la grande abilità dell'uomo di inventare, creare e risolvere. Concordia, missione compiuta. La nave è tornata a casa, in quella casa dove è nata e dove ha incontrato il mare, dove adesso subirà la sua estrema metamorfosi, cedendo ad altri tutto ciò che può rinascere ubbidendo così al principio per cui nulla si crea e nulla si distrugge.

Al suo ultimo viaggio hanno partecipato in tanti, a partire da Nick Sloane, salvage master della Titan Micoperi che è stato regista di un vero e proprio miracolo, agli ingegneri che hanno reso possibile la magia di sollevare una massa di 87.196 tonnellate e di renderla capace di affrontare 200 miglia in navigazione e che ora si commuovono vedendo il gigante moribondo tornare in porto, agli uomini dei Rimorchiatori che poco dopo l'alba hanno 'preso in consegna' il relitto dai rimorchiatori oceanici a due miglia dal porto di Voltri per trascinarlo dentro il canale della diga Foranea senza che la rotta subisse il minimo scarto. Le luci nell'unità di crisi della Capitaneria di porto, dove si trova l'ammiraglio Vincenzo Melone, non si sono spente mai. Con gli uomini della Guardia Costiera c'è il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile e il ministro per l'ambiente Galletti che seguono con il sofisticato sistema di rilevazione Perseus la navigazione della Concordia.

Alle 6 del mattino, il capo dei piloti di Genova Giovanni Lettich sale a bordo del relitto. E' il segnale che è arrivato il momento di 'salutare' Resolve e Blizzard, i due potenti mezzi oceanici che hanno trascinato fin qui quella nave fantasma. Poco prima delle 7 anche l'ad di Costa Crociere Michael Thamm sale sulla Concordia "per dire grazie a Sloane". La tramontana tocca i 20 nodi, rallenta le operazioni di sgancio dagli oceanici e di aggancio dei rimorchiatori leggeri ma 'cade' alle 10. Agganciata dai genovesi alle 10.28 la grande nave comincia l'evoluzione. Alle 11,17 la prua di Concordia è posizionata a Ponente. A poppavia ci sono i rimorchiatori Spagna e Svezia che cominciano a trainare la nave verso l'imboccatura della Foranea alla velocità di 0,3 nodi. L'ultimo viaggio di Concordia è lento, estenuante. Il mondo segue, attraverso le televisioni, l'epilogo estenuante di una storia triste ed extra ordinaria. Alle 11.49, accolta dal lugubre colpo di sirena di una portacontainer, Concordia doppia il primo faro della Foranea. Tecnicamente è in porto.

"E' il momento della gratitudine per chi ha fatto l'impresa. La qualità straordinaria di tante persone ha riportato qua la nave dopo l'errore di qualcuno" ha detto il premier Matteo Renzi arrivato in porto al termine del viaggio di Concordia accolto dai ministri Galletti e Pinotti. "Non c'è possibilità di essere felici quando si chiude una vicenda che ha portato a 33 morti - ha detto ancora -. E' il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine agli abitanti del Giglio e non è il giorno della conclusione di questa storia, ma è un nuovo inizio". E un pensiero particolare va anche al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che a sua volta ha ringraziato tutti coloro che lo hanno aiutato in questi anni e si è tolto più di un sassolino dalle scarpe. Concordia viene ormeggiata alle 16.42, ora della fine del suo 'miglio verde'.

 

L'approfonmdimento. Genova si prepara a convivere col relitto 
(di Simona Licandro)

Tanti caffè e macabri selfie con facce sorridenti e relitto sullo sfondo. Le migliaia di curiosi e turisti che si sono riversati sulle alture e le spiagge di Voltri, negli alberghi stracolmi di Pegli e anche sui frangiflutti in prossimità dell'area rossa nel porto di Prà-Voltri, hanno atteso l'alba con gli occhi puntati verso l'orizzonte per vedere la Costa Concordia che lentamente si avvicinava al bacino. Un po' più comoda se l'è presa chi ha deciso di osservare la Concordia dalla Lanterna, un centinaio circa in tutta la mattina a partire dalle 7.30. C'è anche chi, preoccupato di non fare in tempo, è arrivato ieri per questo insolito weekend col relitto. Qualcuno ha piantato la tenda in spiaggia, altri hanno dormito all'addiaccio, "armati" solo di una coperta, pronti a cogliere tutti i momenti del grande attracco. Ma la maggior parte ha raggiunto Genova "con comodo", intorno alle sei, e dopo un'ora erano già parecchi ad affollare il lungomare di Voltri, punto d'avvistamento privilegiato da cui è stato possibile vedere, nonostante una lieve foschia, tutte le manovre.

Brioche in una mano, binocolo nell'altra. Nemmeno il rallentamento delle operazioni, dovuto al vento, ha scoraggiato i curiosi che hanno immortalato l'evento con macchine fotografiche con potenti teleobiettivi oppure con lo smartphone quando la nave era più vicina, per condividere subito le immagini sui social network. Ma sulle alture guai a parlare di shock tourism. "Non siamo qui per curiosare. E' comunque un evento - dice una signora che si è portata una sedia pieghevole da casa - che non si vede tutti i giorni. Sono stati bravi a riportare la nave fin qui senza incidenti. Noi italiani quando ci mettiamo a fare le cose…". Dal Piemonte alla Lombardia, sono stati tantissimi ad arrivare di notte o all'alba. Una coppia di Varese, con bimbi al seguito, si è svegliata alle quattro per essere presto a Voltri e poi, dopo l'arrivo della nave, ha approfittato del sole per passare una giornata al mare. "Vista dal vivo è un'altra cosa - spiega il capofamiglia - Non pensavo potessero riuscire a portarla tutta intera fin qui". L'arrivo della Concordia è anche la festa dei bar, aperti già alle 4 a Voltri, e degli alberghi. All'Hotel Mediterranee di Pegli già ieri c'era il tutto esaurito fino a domenica prossima, così come sui balconi dei due paesini. Qualcuno si è venduto lo spazio: costo da 800 a 2000 euro. Gli "avvistatori" dell'ultimo minuto sono gli automobilisti dell'autostrada A10 nel tratto tra Voltri e Pegli che hanno rallentato, fino quasi a fermarsi, per assistere alle manovre del relitto, creando un vero e proprio ingorgo. Con buona pace dei vacanzieri arrivati di buon mattino in Riviera per andare al mare.

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