Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Casa, incendio in sede Aler a Milano

milano

Casa, incendio in sede Aler a Milano

Ignoti hanno infranto finestra dando fuoco a scrivania e faldoni

MILANO, 19 novembre 2014, 12:19

Redazione ANSA

ANSACheck

"E' un momento brutto, di grandissima tensione". Le parole dell'assessore lombardo alla Casa Paola Bulbarelli fotografano la situazione a Milano dove le proteste per la gestione delle case popolari continuano a creare grande preoccupazione e problemi di ordine pubblico: dopo gli sgomberi e gli scontri di ieri, nella notte un incendio di chiara origine dolosa è scoppiato in una delle sedi dell'Aler, l'ente regionale che gestisce l'edilizia popolare in Lombardia. Dopo aver spaccato il vetro di una finestra, ignoti hanno dato fuoco all'ufficio di Via Inganni 64 e solo la telefonata di alcuni inquilini, che alle 2.30 hanno segnalato la presenza di un incendio nello stabile, e l'immediato arrivo dei vigili del fuoco hanno impedito che le fiamme distruggessero tutto. I danni sono stati comunque pesanti: bruciate scrivanie, computer, infissi e quasi tutto il materiale cartaceo.

All'interno sono stati trovati cocci di vetro e liquido infiammabile, segno di un probabile lancio di una bottiglia incendiaria contro uno degli uffici a disposizione degli inquilini per la zona sud est di Milano, dove sono impiegati una decina di dipendenti che oggi ovviamente non hanno potuto lavorare. "Quello è uno sportello per gli inquilini Aler, non c'entra nulla con le assegnazioni - dicono all'Aler - è un gesto davvero senza senso".

Nessuna rivendicazione per il gesto vandalico sul quale verrà aperto un fascicolo dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, a capo del dipartimento anti-terrorismo della Procura di Milano che sta coordinando tutte le indagini sugli episodi violenti avvenuti in città legati agli sgomberi di centri sociali e case popolari occupate abusivamente. E dopo aver firmato ieri il piano anti-occupazioni con Comune e Regione, il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca ha dato disposizione affinché vengano rafforzate ulteriormente le già previste misure di vigilanza alle sedi Aler. Ma la protesta non si ferma e difficilmente basterà l'appello lanciato dall'assessore Bulbarelli che ha chiesto "davvero a tutti che queste azioni finiscano al più presto". "Aler Milano - aggiunge - versa già in precarie condizioni economiche. Ora per sistemare questa filiale dovremo stanziare altri soldi che, evidentemente, dovremo reperire rinunciando a qualche altro intervento, o alla ristrutturazione di altri alloggi". Intanto sono stati scarcerati i tre giovani arrestati ieri con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale a seguito degli scontri con le forze dell'ordine nel quartiere Corvetto, dopo lo sgombero di due centri sociali. Una quarantina di attivisti si erano radunati in presidio davanti all'aula, e secondo il pm gli episodi di cui sono accusati non erano di una gravità tale da richiedere l'arresto. Restano quindi indagati a piede libero, sempre con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, come gli altri quattro ragazzi denunciati. Nel tardo pomeriggio, ancora una manifestazione per chiedere lo stop agli sgomberi per le strade del Giambellino, un altro dei punti critici della città dove ci sono stati i primi scontri della settimana in via Vespri Siciliani.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza