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Aggredito con acido: Pm, 15 anni per coppia

++ Aggredito con acido

Aggredito con acido: Pm, 15 anni per coppia

Richiesta in processo per aggressione a Barbini. La madre dell'imputato chiede rispetto per il bimbo della coppia che nascerà tra qualche mese

MILANO, 26 maggio 2015, 13:48

Redazione ANSA

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Nella foto distribuita dalla Polizia di Stato, Alexander Boettcher e Martina Levato - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella foto distribuita dalla Polizia di Stato, Alexander Boettcher e Martina Levato - RIPRODUZIONE RISERVATA
Nella foto distribuita dalla Polizia di Stato, Alexander Boettcher e Martina Levato - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il pm di Milano, Marcello Musso, ha chiesto la condanna a 15 anni di carcere per Alexander Boettcher e per Martina Levato, la cosiddetta 'coppia diabolica' imputata nel processo con rito abbreviato per l'aggressione con l'acido al 22enne Pietro Barbini, avvenuta lo scorso 28 dicembre.

Il pm ha spiegato che alla coppia non devono essere concesse le attenuanti generiche. Il broker Boettcher e la bocconiana Levato sono accusati di lesioni gravissime aggravate dalla crudeltà, dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili. Stando alla ricostruzione dell'accusa, quella sera del 28 dicembre scorso, Martina avrebbe lanciato l'acido contro il volto di Barbini (la ragazza ha confessato), mentre Alexander lo avrebbe inseguito cercando di colpirlo con un martello. Il broker si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere. I due giovani, tra l'altro, sono imputati anche nel processo con rito immediato, fissato per il prossimo 6 luglio, per una serie di altre aggressioni con l'acido, assieme al presunto complice Andrea Magnani. La difesa di Boettcher ha già preannunciato che non chiederà il rito abbreviato in questo procedimento, mentre le altre due stanno ancora facendo valutazioni.

Alexander Boettcher e Martina Levato hanno dimostrato con le loro azioni di essere l'espressione della "malvagità umana". Lo ha sottolineato, da quanto si è saputo, il pm di Milano Marcello Musso nel corso della requisitoria del processo a porte chiuse a carico della cosiddetta 'coppia diabolica'.

"Dalla coppia morbosa voglia di 'purificare'" - Alexander Boettcher e Martina Levato aggredendo con l'acido il 22enne Pietro Barbini hanno agito spinti da "ragioni di rivalsa, di spirito punitivo, di morboso desiderio di 'purificare' o 'lavare' la coppia da precedenti rapporti amorosi". Lo si legge nelle 45 pagine di note scritte depositate dal pm di Milano Marcello Musso che oggi ha chiesto 15 anni di carcere per la cosiddetta 'coppia diabolica' nel primo dei due processi che li vede imputati. Il pm nella requisitoria scritta, che è servita da canovaccio per l'intervento in aula, dopo aver evidenziato la "manifestata espressione da parte degli imputati di malvagità umana", ha spiegato che i motivi che hanno spinto i due sono anche "espressione di un sentimento spregevole". E ciò che hanno messo in atto è stata una "azione criminosa che appare ancor più riprovevole se si considera che la vittima è un compagno di scuola ed un amico della Levato, con il quale la stessa ha pure intrattenuto un rapporto sessuale, oltre che una lunga corrispondenza: dunque vi è il voltafaccia sull'amicizia - scrive il pm - sentimento fondamentale della vita sociale". Nulla, secondo il pm, nemmeno il fatto che Barbini minacciasse, a detta della ragazza, di "'rovinare' l'immagine pubblica" della bocconiana diffondendo "aspetti non solo riservati, ma intimi" dei loro rapporti, può giustificare "l'aggressione da lui patita". Nessuna attenuante, quindi, né per il broker né per la bocconiana, i quali, pur avendo avuto ruoli diversi nell'aggressione con l'acido, per la Procura meritano la stessa pena: oltre 22 anni di reclusione, ridotti a 15 anni per lo sconto di un terzo sulla pena previsto dal rito abbreviato.

Madre Boettcher, rispetto per bimbo - "Fra qualche mese nascerà un bimbo, che, come tutti i bambini, è sacro e senza alcuna colpa, e per questo vi chiedo rispetto e vi prego di essere sensibili". Così la madre di Alexander Boettcher, accusato insieme all'amante Martina Levato di una serie di aggressioni con l'acido, si è rivolta ai cronisti, in una pausa dell'udienza del processo che vede imputata la coppia per aver sfigurato il 22enne Pietro Barbini lo scorso 28 dicembre. La bocconiana Martina Levato, infatti, è incinta di 6 mesi e si trova in carcere dallo scorso dicembre. La madre di Alexander, Patrizia Ravasi, ha chiesto quindi alla stampa di essere "sensibile" perché tra qualche mese nascerà il figlio della coppia. Intanto, dopo una serie di eccezioni e questioni sollevate dalle difese, ha preso il via la requisitoria del pm Marcello Musso. In precedenza, c'è stata la discussione in aula da parte degli psichiatri che nei giorni scorsi hanno depositato una perizia che ha accertato la piena capacità di intendere e di volere da parte della cosiddetta 'coppia diabolica'. La difesa di Boettcher ha provato a chiedere l'annullamento della perizia e anche ulteriori accertamenti su alcuni tabulati telefonici. I giudici poi hanno deciso di acquisire agli atti l'ordinanza di custodia cautelare a carico di Levato, Boettcher e del presunto complice Andrea Magnani per una serie di altre aggressioni con l'acido. 

Difesa Martina, è incapace di intendere - Martina Levato ha una personalità "borderline" che le ha "causato una incapacità di intendere e di volere" al momento delle aggressioni con l'acido. E' quanto ha spiegato ai cronisti il legale della bocconiana, l'avvocato Daniele Barelli, facendo riferimento ad alcuni passaggi della relazione degli psichiatri-consulenti della difesa, depositata agli atti del processo per il 'blitz' contro Pietro Barbini. La perizia psichiatrica disposta dal Tribunale, invece, ha accertato la piena capacità di intendere e di volere di Martina e del suo amante Alexander Boettcher. Secondo il difensore, però, i consulenti di parte hanno stabilito che il disturbo borderline di cui soffre la ragazza potrebbe aver influito, in modo parziale o totale, sulla sua capacità di intendere e di volere. Elemento questo che verrà ripreso, come ha chiarito il legale, nell'intervento della difesa nella prossima udienza.

Legale Barbini, pm poteva chiedere di più - "E' una richiesta di pena al limite di quanto mi aspettassi, e comunque adeguata, anche se si poteva arrivare a chiedere una pena anche maggiore". Così l'avvocato Paolo Tosoni, legale di parte civile di Pietro Barbini, sfigurato con l'acido il 28 dicembre scorso, ha commentato con i cronisti la richiesta di condanna a 15 anni di carcere per Alexander Boettcher e Martina Levato. "Io ho sempre detto che avrei ritenuto adeguata una richiesta di condanna a non meno di 15 anni - ha chiarito il legale - e oggi è arrivata una richiesta comunque adeguata alla gravità dei fatti". Il legale ha ricordato che nei confronti del 22enne Barbini la coppia ha messo in atto "un'azione gravissima e devastante anche per il suo futuro", tanto che il ragazzo ha già subito 14 interventi chirurgici. 

 

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