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Porto Napoli: Karrer, Nuovo Piano Regolatore va riscritto

Serve valutazione ambientale su delocalizzazione petroliere

23 ottobre, 17:08
(ANSA) - NAPOLI, 23 OTT - Il Nuovo Piano Regolatore del porto di Napoli è stato restituito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per essere integrato per quanto riguarda il profilo procedurale della valutazione ambientale e tecnico inerente alla ipotesi di delocalizzazione degli ormeggi delle navi petroliere.

Lo ha annunciato il commissario straordinario dell'Autorità del Porto di Napoli Francesco Karrer nel corso della dettagliata relazione al Comitato Portuale sul Nuovo Piano Regolatore Portuale e sullo stato della progettazione e messa a gare delle prime nove opere previste dalla prima fase del Grande Progetto dello scalo napoletano. "Siamo obbligati - ha detto Karrer, come riporta una nota dell'autorità - a riscrivere il Piano Regolatore partendo da due considerazioni: la necessità di definire la strategia di sviluppo dell'intera circoscrizione portuale (porti di Napoli e Castellammare di Stabia), il suo inquadramento ambientale, in modo da dimostrare la coerenza interna e esterna con le altre numerose pianificazioni, di area e di settore, e di approfondire la delicata questione dello spostamento del traffico petrolifero anche per le implicazioni di natura ambientale ad essa connesse.

Per questo abbiamo già costituito un gruppo di lavoro, cui partecipano l'Ente Territoriale e gli Enti locali, per stabilire il quadro generale all'interno del quale disegnare il nuovo assetto urbanistico dei due scali e quindi incardinare le opere conseguenti".

Sul Grande Progetto, il commissario ha ribadito che "siamo tutti impegnati a progettare e a mettere in gara le prime 9 opere previste per un importo di 154 milioni di euro. Come anticipato sono state bandite le gare per il completamento della rete fognaria e per i collegamenti viari e ferroviari legati al nuovo Terminal di Levante. Entro dicembre procederemo a bandire la gara per il restauro dell'Immacolatella Vecchia, nonché le opere relative all'eliminazione dei residui bellici presenti nel porto e all'individuazione dei reperti archeologici sommersi".

Sul dragaggio, Karrer ha ribadito che, "grazie al decreto di approvazione emesso dal Ministero dell'Ambiente, dopo aver effettuato le prescritte indagini integrative, si potrà bandire la gara per l'escavo dei fondali del porto di Napoli, decisiva per procedere al riempimento della cassa di colmata del terminal di Levante in costruzione". Durante l'incontro, riporta la nota, diversi membri del Comitato sono intervenuti per ringraziare il Commissario del lavoro svolto in pochi mesi e per manifestare il sostegno delle Istituzioni e dei rappresentanti delle imprese e delle categorie all'attività dell'Autorità Portuale.

Tra i punti all'ordine del giorno c'erano anche la cancellazione dei residui attivi e una serie di pratiche demaniali. Dopo l'approvazione delle delibera relative ai residui attivi da cancellare, si è deciso di rinviare ad una apposita seduta l'esame delle pratiche demaniali perché "è indispensabile - ha affermato Karrer - anche alla luce della nuova normativa europea, delle posizioni più recenti della giurisprudenza amministrativa e dell'art. 29 del decreto "Sblocca Italia" che prevede una nuova strategia nazionale sulla gestione dei porti, esaminare in maniera approfondita il sistema concessorio".

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