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Porto Napoli: Rea (Uil), non servono anatemi e provocazioni

Trovare convergenze nell'interesse di tutti

26 gennaio, 18:10
(ANSA) - NAPOLI, 26 GEN - "Il porto di Napoli è un problema di importanza nazionale e servono misura, determinazione e responsabilità per cercare le soluzioni migliori per il suo rilancio e per quello dell'intera città": così Anna Rea, segretario generale della Uil Campania, a proposito del futuro del porto partenopeo.

"Più di 500 lavoratori, dipendenti di Soteco, Conateco, Ex Ferport, Silos, Sms e di altre aziende attive all'interno del Porto di Napoli, sono in una condizione di vero disagio economico e lavorativo perché sottoposti a cassa integrazione, molti dei quali a zero ore, con contratti di solidarietà, a banche ore, ed aspettano da troppo tempo risposte adeguate, condizioni di vita e di lavoro migliori: a tutti questi lavoratori non solo si nega il futuro, ma anche il presente".

"Il Porto di Napoli è una grande, grandissima azienda che deve fare la propria e la fortuna dell'intera città, ma per questo non servono anatemi o continue provocazioni a mezzo stampa - dice Rea - ma è necessaria la responsabilità, l'intelligenza e la serietà di tutti. In primis del Governo dal quale aspettiamo ancora la nomina di una guida autorevole, qualificata e stabile per l'Autorità portuale del più grande porto della Campania e del Mezzogiorno, così come avviene per tutti i porti italiani. Non è possibile affidare la gestione ai commissari , seppur competenti, e nascondere l'incapacità della politica di decidere e scegliere".

"Allo stesso tempo - continua il leader della UIL Campania - seppur vero che le risorse dell'UE (i 154 milioni di euro, risultato raggiunto insieme alle forze sociali e alla regione) non vanno assolutamente perdute e disperse e se le prime gare, seppur con fatica sono state bandite, facendo un passo avanti rispetto al passato, riteniamo che questo non basti. Serve un impegno congiunto di tutte le istituzioni locali e nazionali insieme alle forze sociali e agli operatori sociali , per accelerare un'azione concreta e propositiva. Inoltre ci chiediamo perché alcune gare sono ancora ferme dall'area tecnica: è un problema di merito o di personale?".

"Nei primi giorni di febbraio ci sarà un incontro monotematico al comitato portuale sul problema dragaggio premessa indispensabile per il rilancio economico e commerciale del porto di Napoli, così come il raccordo con gli assi ferroviari e stradali. In tale direzione, è necessario un incontro con gli assessori interessati, le forze sociali ed imprenditoriali , alla presenza del presidente Caldoro, affinché si parli del futuro del porto di Napoli in trasparenza e con l'obiettivo di individuare convergenze per interessi dell'intera collettività", conclude Rea. (ANSA).

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