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Pesca: Martina e Castiglione,firmato decreto su tetto flotta

Percorso sprint per depenalizzazione catture vongole sottotaglia

28 gennaio, 17:40
Il ministro Martina incontra i vongolari che protestano contro la Ue per l'eliminazione del principio di tolleranza Il ministro Martina incontra i vongolari che protestano contro la Ue per l'eliminazione del principio di tolleranza

 (ANSA) - ROMA, 27 GEN - Firmato il decreto sul tetto massimo al numero di imbarcazioni per la pesca dei molluschi bivalvi; è ora in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Lo hanno annunciato il ministro Maurizio Martina e il Sottosegretario Giuseppe Castiglione nell'incontro coi rappresentanti dei consorzi di gestione dei molluschi, presso il Mipaaf, sulla pesca delle vongole, settore da circa 70 milioni di euro, e sulla programmazione della Politica comune della Pesca che, fino al 2020, prevede investimenti per un miliardo di euro. Il decreto accelera il percorso di depenalizzazione delle catture di vongole e altri molluschi sottotaglia. 'Con il decreto sul numero massimo di imbarcazioni - ha sottolineato il Ministro Martina - avviamo un percorso concreto a favore dei lavoratori di questo settore. Allo stesso tempo siamo impegnati per rivedere una parte della normativa europea e mitigarne alcuni effetti sproporzionati. Mi riferisco in particolare alla necessità di depenalizzare il reato di pesca sottotaglia. C'è già all'esame del senato un emendamento al Collegato agricoltura che trasforma l'illecito da penale a amministrativo e che il Governo ha presentato e sostenuto. Allo stesso tempo siamo impegnati a Bruxelles per rivedere tutto il tema della taglia minima del pescato, in particolare delle vongole''. Successivamente alla pubblicazione del decreto in Gazzetta, ''sarà possibile - hanno precisato Martina e Castiglione - avviare il rinnovo dell'autorizzazione ai consorzi abilitati a gestire la pesca dei molluschi bivalvi previa trasmissione da parte dei consorzi stessi dei dati indispensabili alla valutazione scientifica necessaria''. A dicembre, ha proseguito Martina, abbiamo avviato uno studio scientifico mirato a sostenere le nostre richieste e proprio ieri abbiamo chiesto in sede di Consiglio europeo di risolvere quanto prima la questione, sfruttando anche i regolamenti di attuazione della nuova Politica comune della Pesca. ''Serve un lavoro serio - ha auspicato il ministro - con tutti i soggetti interessati, a partire dalle Regioni, che dovranno imparare a spendere bene e in tempo le risorse a disposizione". (ANSA).

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