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Usa: nave Shell salpa nonostante attivisti appesi a un ponte

Protesta Greenpeace contro trivellazioni in Artico

31 luglio, 18:19
Una protesta degli attivisti Greenpeace che bloccano piattaforma Shell con kayak Una protesta degli attivisti Greenpeace che bloccano piattaforma Shell con kayak

 (ANSA) - NEW YORK, 31 LUG - È terminata dopo oltre 40 ore la protesta non violenta di una quindicina di attivisti di Greenpeace Usa che il 29 luglio si erano appesi nel vuoto con delle funi da un ponte di Portland, in Oregon, per impedire a un rompighiaccio della Shell di lasciare il porto nel fiume Willamette e far rotta verso l'Artico per raggiungere la flotta di trivellazione artica della compagnia petrolifera anglo-olandese. Con l'intervento della polizia, della Guardia Costiera e dei vigili del fuoco, i manifestanti sono stati indotti a desistere e la nave e' poi salpata. Un team specializzato dei pompieri si e' calato con delle funi accanto ai manifestanti e due di loro hanno deciso di rinunciare alla protesta, mentre altri si sono rifiutati e "abbiamo collegato le loro funi ad un nostro sistema e li abbiamo calati" nel fiume, ha riferito il tenente dei pompieri Rich Tyler, citato dalla Nbc. Dopo che i primi manifestanti avevano lasciato le loro postazioni, il rompighiaccio, il Finnica, e' riuscito a passare e raggiungere l'oceano per mettersi in rotta verso la sua destinazione e cosi' alla fine gli altri sono scesi "volontariamente", ha aggiunto. Frattanto, sul fiume erano rimasti dei manifestanti a bordo di canoe, che sono stati allontanati con l'aiuto della Guardia costiera. Greenpeace ha in seguito diffuso un comunicato in cui afferma che "ieri un giudice federale dell'Alaska aveva ordinato a Greenpeace USA di interrompere il blocco e far scendere i climber appesi al ponte, minacciando multe dal valore crescente, che nel giro di qualche giorno sarebbero passate da 2500 a 10 mila dollari per ogni ora di blocco" e gli attivisti "sono scesi spontaneamente solo all'arrivo sul ponte delle autorità". "Con le nostre azioni non violente vogliamo contribuire a far crescere sempre più il movimento globale in difesa dell'Artico", ha affermato il direttore esecutivo di Greenpeace Usa Annie Leonard nel comunicato, in cui si chiede inoltre al presidente Barack Obama di "ascoltare quei sette milioni di persone che in tutto il mondo, con un'unica voce, hanno gridato e continueranno a gridare: ShellNo!". (ANSA).

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