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Concordia a metà viaggio, "è una passeggiata"

Gabrielli, massima sicurezza. Costa, domenica alle 3 a Genova

24 luglio, 23:59
Concordia a met viaggio, ' una passeggiata' Concordia a met viaggio, ' una passeggiata'

 (dell'inviato Matteo Guidelli) (ANSA) - MAR TIRRENO SETTENTRIONALE, 24 LUG - Quando all'orizzonte si scorge la sagoma di una nave da crociera che sembra proprio uguale a come era lei prima di schiantarsi al Giglio, la Concordia vede vicino il traguardo di metà del viaggio che la riporterà per l'ultima volta a casa: oltre 70 miglia percorse, altre 90 da fare per poter scrivere la parola fine.

"Tutto sta andando come previsto, stiamo facendo una vera e propria passeggiata in questo mare meraviglioso, circondati da queste splendide isole", dice l'ammiraglio della Marina Stefano Tortora, l'uomo che il commissario Franco Gabrielli ha voluto fin dall'inizio di quest'avventura accanto a Nick Sloane affinché fosse chiaro che lo Stato in tutta questa operazione è un controllore attento.

Tortora è a bordo della Concordia, nella stanza dei bottoni piazzata sul ponte più alto della nave: da lassù i rimorchiatori che la trainano sembrano due barchini e lo sguardo spazia dalla Corsica all'Elba. "Ieri pomeriggio - racconta - abbiamo fatto delle regolazioni ai martinetti idraulici e alcuni assestamenti dei cassoni che gestiscono la zavorra ma non è stato nulla di preoccupante. Sono state ore tranquille".

"Le condizioni meteo sono ottimali - conferma Franco Porcellacchia - così come il funzionamento della nave. Con questo ritmo la Concordia sarà a Genova alle 3 di domenica mattina. E in effetti la prima notte della Concordia in mezzo al mare dopo due anni e mezzo aggrappata ad uno scoglio, è filata via liscia, rischiarata dalle nuove luci montate sui ponti che erano visibili fino a 15 miglia di distanza. Qualche grattacapo in più il convoglio che scorta la nave lo ha avuto nel corso della giornata: prima la 'visita' delle autorità francesi e poi un fastidioso vento di tramontana girato a Mistral ne hanno un po' rallentato la corsa. I francesi si sono presentati di prima mattina: una grossa imbarcazione con a bordo esperti di questioni ambientali ha incrociato la Concordia prima che virasse a nord dopo aver passato l'isola di Pianosa. Prima ha monitorato che il convoglio non sconfinasse in acque francesi e, dopo, lo ha controllato a distanza. Lo stesso Nick Sloane è salito a bordo della nave della Guardia Costiera che si è diretta verso i francesi. "Abbiamo avuto diversi contatti con loro - assicura l'ammiraglio Tortora - c'è stato uno scambio di informazioni, ma nessun problema". Alla Francia è tornato a rispondere ancora una volta Franco Gabrielli. "Riteniamo che la cornice di sicurezza predisposta per il trasferimento - dice il capo della Protezione Civile - sia tale da garantire sia i francesi sia gli italiani. Sta avvenendo tutto nella più totale trasparenza e non c'è alcun riscontro sulla benché minima ricaduta ambientale".

In nottata la Concordia raggiunge Capraia e si prepara ad affrontare il passaggio più rischioso e spettacolare dell'intero viaggio: quello tra l'isola e la Corsica. Una 'strettoia' larga 15 miglia e affollata di barche e traghetti provenienti dalla Francia che darà da lavorare parecchio a chi deve garantire la sicurezza del convoglio e far rispettare le tre miglia. Passata questa, il mare aperto, un tratto dove saranno fondamentali le condizioni meteo, e poi Genova: quando dal ponte della Concordia vedranno terra all'orizzonte, sarà davvero finita. (ANSA)

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