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UNHCR preoccupata per stretta Ungheria su regole asilo

Modifiche "potrebbero avere conseguenze fatali" per profughi

04 luglio, 10:16
NGO building attacked by mobs in Sittwe NGO building attacked by mobs in Sittwe

(ANSA-AP) - BUDAPEST - Le modifiche al sistema di asilo in Ungheria passate rapidamente all'esame del parlamento e il piano del governo di costruire una barriera lungo il confine con la Serbia potrebbero avere 'conseguenze fatali' per i profughi in fuga dalle zone di guerra, secondo l'Agenzia ONU per i rifugiati, che ha lanciato l'allarme oggi.

 

In una lettera aperta ai legislatori ungheresi, il rappresentante regionale dell'UNHCR per l'Europa Centrale, ha detto che mentre ogni Paese ha il diritto di difendere i propri confini e i propri cittadini, le modifiche progettate in Ungheria ''metterebbero le persone nell'impossibilità di fuggire dalle persecuzioni e di accedere alla protezione internazionale in Ungheria''. ''Le misure proposte creeranno barriere sia legali, sia fisiche, che potrebbero avere conseguenze fatali'', ha affermato Montserrat Feixas Vihe, aggiungendo che le nuove leggi disattendono ''i principi morali e i minimi standard umanitari'', e che non sono in linea con gli obblighi spettanti all'Ungheria sulla base dei Trattati internazionali.

 

L'anno scorso, oltre 100,000 migranti e profughi hanno raggiunto l'Ungheria. La maggior parte arriva attraverso il confine con la Serbia, lungo il quale il governo retto dal primo ministro Viktor Orban ha annunciato di voler costruire una barriera alta 4 metri (13 piedi), per arginare il flusso. Dopo avere presentato la richiesta di asilo in Ungheria, la stragrande maggioranza di queste persone abbandona il Paese per recarsi in altri stati dell'Unione Europea, più a Occidente, come l'Austria o la Germania.

Il Parlamento ha votato venerdì di far avanzare rapidamente gli emendamenti proposti dal Ministro degli Interni che, per esempio, consentirebbero alle autorità di trattenere i richiedenti asilo per lunghi periodi di tempo e velocizzare l'esame delle richieste di asilo senza adempiere alle esigenze, sottolinea l'UNHCR, di un appropriato e dovuto procedimento.

Amnesty International e il Consiglio d'Europa hanno dichiarato apertamente di essere contrari alle politiche dell'Ungheria, ma Orban, convinto che l'Europa stia fronteggiando una migrazione di massa a lungo termine, specialmente dall'Africa, ha ignorato le loro preoccupazioni.

''Possiamo prepararci ad affrontare le sfide che ci attendono (nel futuro) o possiamo avere paura'', Orban ha detto parlando venerdì alla radio nazionale. ''Da come la vedo io, queste organizzazioni internazionali hanno più che altro paura del futuro''. Mentre circa l'80% dei richiedenti asilo in Ungheria nei mesi scorsi proviene da Paesi dilaniati dalla guerra come Siria, Afghanistan e Iraq, Orban ha affermato, invece, che la quota di 'migranti economici' sta crescendo - attratta dal sistema europeo del welfare - e che quindi costoro devono essere fermati.

''Le cattive politiche possono aumentare e anche fomentare questa multiforme migrazione di massa'', ha commentato Orban. Il primo ministro si oppone fermamente all'immigrazione e l'anno scorso ha affermato che i 10 milioni di Rom che risiedono in Europa dovrebbero essere addestrati per svolgere i lavori di bassa manovalanza spesso affidati agli immigrati. (ANSA-AP).

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