(ANSA) - BARI, 29 MAG - E' stata rinviata al 3 luglio
prossimo per l'impedimento dei difensori di Silvio Berlusconi
l'udienza preliminare a carico dell'ex premier e dell'ex
direttore de L'Avanti Valter Lavitola. Oggi il gup Rosa Anna
de Palo avrebbe dovuto decidere sulle eccezioni preliminari
avanzate dalla difesa dell'ex Cavaliere che, nell'udienza dell'8
maggio scorso, ha ritenuto, tra l'altro, che per utilizzare
processualmente le intercettazioni telefoniche indirette di
Berlusconi serve l'autorizzazione del ramo del Parlamento
competente poiché, all'epoca dei fatti, il Cav era un deputato
della Repubblica, oltre che Presidente del Consiglio dei
ministri. Berlusconi e Lavitola sono accusati di aver indotto
Gianpaolo Tarantini a mentire alla magistratura barese sulle 26
donne, alcune delle quali escort, portate tra il 2008 e il 2009
da 'Gianpi' nelle residenze private dell'allora capo del
governo. Il leader di Forza Italia è difeso dai deputati
forzisti Francesco Paolo Sisto e Niccolò Ghedini, che hanno
chiesto il differimento dell'udienza per impegni parlamentari;
Lavitola è assistito dai penalisti Marianna Febbraio e Francesco
Perone.
Secondo l'accusa, Berlusconi e Lavitola hanno indotto
Tarantini a mentire ai pm baresi (negli interrogatori del 29 e
31 luglio 2009) sul fatto che Berlusconi ignorasse che le
ragazze che lui portava a Palazzo Grazioli, Villa Certosa e ad
Arcore fossero prostitute. In cambio delle sue bugie 'Gianpi' -
secondo l'accusa - tra l'estate 2010 e l'agosto 2011, ricevette
da Berlusconi, tramite Lavitola o la sua segretaria o il suo
maggiordomo, circa 20 mila euro al mese; gli furono poi messi a
disposizione, tramite Lavitola, su un conto di una banca
uruguaiana 500 mila euro (solo in parte incassati da 'Gianpi'),
gli furono pagate le spese legali per l'inchiesta 'escort' in
corso a Bari, gli fu pagato l'affitto di un appartamento nel
quartiere Parioli di Roma e gli fu procurato un lavoro fittizio
per giustificare l'elevato tenore di vita dell'imprenditore.
(ANSA).