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Minatori barricati a 80 metri nel nuorese, decisi a restare

Minatori barricati a 80 metri nel nuorese, decisi a restare

Prosegue la protesta a 80 metri di profondità dei sette minatori di Sos Enattos a Lula

NUORO, 31 ottobre 2014, 13:10

Redazione ANSA

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foto archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Prosegue la protesta a 80 metri di profondità dei sette minatori di Sos Enattos a Lula (Nuoro) che da ieri si sono asserragliati nei pozzi, stremati da mesi di trattative con l'Igea, la società in house della Regione e titolare delle concessioni minerarie, senza avere risposte certe sul loro futuro e sui loro stipendi che non percepiscono da cinque mesi.

    L'ultimo contatto con i minatori è stato ieri a tarda sera quando il sindaco di Lula, Mario Calia, anch'egli dipendente dell'Igea, ha parlato con loro: "A intervalli regolari - spiega Calia ci caleremo in miniera per monitorare la situazione: portiamo loro il cibo e soprattutto conforto. Ieri sera hanno ribadito di essere risoluti a non uscire fino a quando la Regione dirà di che morte si deve morire". Ciò che preoccupa di più i 25 dipendenti della miniera di Sos Enattos è il futuro lavorativo: avrebbero dovuto occuparsi delle bonifiche del sito minerario, ma la Giunta Cappellacci ha già affidato i lavori a una società privata. Così i minatori di Lula si occupano di manutenzione e messa in sicurezza del sito, e da anni sfruttano l'aspetto museale, e quindi turistico, della miniera: "Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ci dica cosa ne vuole fare di Igea - prosegue Calia - visto che in campagna elettorale si era speso per la sua salvezza". Un incontro è programmato nell'assessorato dell'Industria per il 7 novembre.

    Tanta solidarietà intanto ai minatori di Lula da parte dei sindaci della zona. Mentre varie proteste, oltre che a Lula, si svolgono nelle altre miniere dell'Igea, da Iglesias a Furtei (Medio Campidano). 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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