Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mafia: blitz Palermo, una donna gestiva traffici droga

Mafia: blitz Palermo, una donna gestiva traffici droga

PALERMO, 26 maggio 2015, 12:35

Redazione ANSA

ANSACheck

A gestire i traffici di droga, grazie ai suoi contatti con i cartelli peruviani ed ecuadoregni, era una donna, Concetta Celano, sorpresa dai carabinieri, anni fa, mentre tornava da un'udienza di convalida di un arresto con cinque chili di droga nel bagagliaio dell'auto. Celano è tra le arrestate nel blitz dei carabinieri che ha portato all'emissione di 39 misure cautelari a carico di boss e gregari del mandamento mafioso di Pagliarelli.
    L'inchiesta ha svelato il ritrovato interesse delle cosche per il traffico degli stupefacenti. La mafia si riforniva in Campania e Piemonte e aveva codificato una sorta di protocollo per regolamentare l'attività. La droga veniva immessa sul mercato il giovedì in modo che arrivasse in grande quantità per il week end. Il lunedì gli incassi della vendita venivano consegnati perché fossero reinvestiti nell'acquisto di altro stupefacente. I pusher erano controllati in modo rigido.
    Venivano loro prese moto e scooter che cosa nostra tratteneva in pegno e restituiva solo se rispettavano le regole. In caso di violazioni scattavano anche sanzioni più gravi come i pestaggi.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza