"Non dirò più una parola su quello che penso della situazione politica. Mi spiace che quanto ho detto, a mio parere un'ovvietà, sia stato causa di fraintendimenti, di incomprensioni, di inquietudini e di liti, dentro e fuori ai partiti". Così Totò Cuffaro interviene sulla querelle scoppiata in seguito alla sua intervista ad Alessandro De Angelis dell'Huffington Post.
"Nei miei 5 anni in carcere - afferma - ho capito che l'ipocrisia non aiuta a vivere bene e in politica purtroppo c'è troppa ipocrisia. Sono convinto oggi più che mai che il vero senso della politica si colga raggiungendo il cuore della gente e incontrandone l'umanità. Non ci può essere politica senza passione. Mi asterrò dal parlare con i giornalisti di politica per non diventare oggetto di strumentalizzazione delle ipocrisie della politica".
"Parteciperò da oggi in poi - conclude Cuffaro - soltanto della presentazione dei miei libri, per far conoscere la situazione drammatica delle carceri italiane e per migliorare le condizioni di vita dei detenuti".
Cuffaro, nell'intervista all'Huffington Post, aveva sostenuto che molti politici della sua area si erano trasferiti nel Pd.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA