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Maltempo. Renzi: ferita aperta, via melma burocrazia

La Regione Lombardia chiederà lo stato di emergenza

"In queste ore il maltempo è tornato a fare danni. Per me è una ferita aperta pensare che l'Italia abbia denari bloccati in modo così assurdo. Ma adesso non è il momento delle polemiche. Si scavi il fango dalle città, si tiri via la melma delle pratiche burocratiche, si realizzino le opere da fare". Così il premier Matteo Renzi nella sua e-news.

''Oggi il presidente Maroni firmerà la richiesta di stato di emergenza nazionale'' per il maltempo che ha colpito la Lombardia in questi giorni: lo ha detto all'Aula del Consiglio regionale l'assessore della Regione Lombardia alla Sicurezza e Protezione Civile Simona Bordonali.

Livello allerta per il Tevere, chiuse banchine
La Protezione Civile di Roma ha disposto la chiusura delle banchine del Tevere per l'innalzamento del fiume. Da un paio d'ore, dunque, le scalette di accesso alle banchine sono vietate al transito. La Protezione Civile continua a tenere sotto osservazione il fiume, la cui piena è attesa in serata.

La protezione civile dell'Emilia Romagna ha attivato  la fase di preallarme per la piena del bacino dei fiumi Uniti, in Romagna. Il provvedimento riguarda il Montone, il Bidente, il Rabbi ed il Ronco, ed interessa poco meno di una ventina di comuni tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena. Sono possibili - spiega l'allerta - "allagamenti di aree limitrofe ai corsi d'acqua con potenziale interessamento di abitazioni, cantieri e attività".

Chiuse strade, isolate 188 persone nel Bergamasco
 Le 188 persone che abitano nella frazione Novazza di Valgoglio, nel Bergamasco, sono isolate da questa mattina a causa di un allarme frana che riguarda due strade: le arterie sono state infatti chiuse. Sono la strada di accesso da Gromo dove, ai margini della carreggiata, si sono formate delle pericolose crepe e la strada che arriva da Bani, frazione di Ardesio, e porta a Novazza, chiusa per il rischio di caduta massi a causa delle forti precipitazioni degli ultimi giorni.

Come previsto dal meteo, dopo tanta pioggia oggi su quasi tutta la Lombardia c'è una giornata di sole. I livelli delle acque, dalla notte, hanno cominciato a calare facendo tirare un sospiro di sollievo in molte province, soprattutto quelle più colpite dal Maltempo, come nella zona del Lago Maggiore, o lungo il Po. A Milano è terminata l'allerta per il Lambro, dopo giorni di allagamenti e lavori di pulizia e messa in sicurezza degli impianti danneggiati, tra cui alcune stazioni della metropolitana.

Il maltempo causa forti disagi in Ciociaria con numerosi interventi dei vigili del fuoco. La zona piú colpita é quella del Cassinate dove si é verificato un violento temporale accompagnato da forte vento. Numerosi gli alberi abbattuti sulle strade, diversi gli allagamenti. Un fulmine in serata si é abbattuto sul tetto di un'abitazione a Pignataro Interamna causando alcuni danni. I vigili del fuoco sono impegnati con tre squadre a Cassino e dintorni.Colpita dal maltempo anche l'area nord del frusinate, con alberi finiti sulle strade e caduta massi.

EMERGENZA, RENZI PUNTA IL DITO CONTRO LE REGIONI

 

Serracchiani, in Friuli pioggia ma meno danni
"Renzi ha ragione quando parla di cattivo uso del territorio negli ultimi vent'anni da parte delle Regioni, non tutte le Regioni, però, sono uguali". Lo afferma a Repubblica Debora Serracchiani, secondo cui in Friuli Venezia Giulia "i numeri dicono" che il territorio è stato rispettato. "Con le piogge di novembre - fa sapere la governatrice friulana - in diverse regioni del Nord sono scesi 500 millimetri d'acqua e ci sono stati danni, in Liguria e Piemonte, di un miliardo a testa, in Veneto di mezzo miliardo. Da noi, 600 millimetri con punte di 1.300, i danni sono di 50 milioni. Sono stati colpiti 120 comuni friulani su 217, più della metà. In provincia di Udine abbiamo contato 18 frane. Questi risultati sono frutto della nostra prevenzione, siamo una regione modello". La nascita del modello, spiega Serracchiani, è dovuta al terremoto del 1978: "La protezione civile è nata qui e per noi è un valore. In Friuli ci sono 1.800 volontari. La comunità e i presidenti che l'hanno via via rappresentata hanno lavorato davvero contro il dissesto idrogeologico. Altrove hanno preferito riempire le buche, opere che si vedono. Noi abbiamo rifatto gli argini, opere che non si vedono. Negli ultimi 25 anni abbiamo aperto e chiuso 4.402 cantieri per intervenire su frane o prevenire dissesti, solo negli ultimi tredici abbiamo investito 890 milioni".

La circolazione ferroviaria è interrotta dall'una di oggi lungo la linea Cervignano-Udine a causa di un cedimento del terreno avvenuto - probabilmente a causa del maltempo - in un cantiere a Palmanova (Udine). Sul posto si sta realizzando un sottopasso stradale; in quel punto una ditta stava eseguendo lo spostamento del "monolite", cioè la struttura portante del manufatto. Probabilmente anche a causa delle condizioni meteo - nella notte sulla pianura friulana sono cadute forti piogge - il terreno ha ceduto. I tecnici di Rfi hanno quindi disposto la chiusura a titolo precauzionale della linea. I treni che da Cervignano vanno a Udine vengono sostituiti con autobus, mentre i convogli in partenza da Udine vengono deviati lungo la linea Gorizia-Ronchi Nord-Cervignano.

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