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Vichinghi al cinema, il glossario per conoscerli

Vichinghi al cinema, il glossario per conoscerli

Dalla A alla Z, tutti i segreti dei guerrieri nordici

26 novembre 2014, 17:29

Redazione ANSA

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I vichinghi locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA

I vichinghi locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA
I vichinghi locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA

Arriva in sala domani, I Vichinghi (SCHEDA), distribuito da Eagle Pictures. Protagonista del film, diretto da Claudio Fäh, è un gruppo di Vichinghi esiliati dalla propria terra che decide di salpare verso la Gran Bretagna per saccheggiare Lindisfarne del suo oro. Quando, però, vengono sorpresi da una terribile tempesta, finiscono per naufragare sulla costa scozzese. L’unica loro possibilità di sopravvivenza è quella di raggiungere la roccaforte vichinga di Danelage. Peccato che il viaggio si tramuti in una corsa contro il tempo, a causa dei più temuti mercenari mandati sulle loro tracce dal re di Scozia.

Ambientata nel nono secolo d.C., la pellicola si focalizza su Asbjörn (Tom Hopper) e sugli altri impavidi Vichinghi. Il film vede protagonisti, oltre a Hopper, Charlie Murphy (Philomena), Ryan Kwanten (True Blood), Anatole Taubman (Quantum of Solace), Ed Skrein (Game Of Thrones), James Norton (Rush) e il frontman della band metal Amon Amarth, Johan Hegg.

Dalla A alla Z, ecco il glossario dei vichinghi

Armi: per affrontare i nemici, i Vichinghi si servivano prevalentemente di spade e lance dalla lama lunga oltre 70 cm e dall’impugnatura di legno o di corno. In battaglia, questo popolo utilizzava anche asce, coltelli, archi e frecce, oltre a scudi per proteggersi.

Berserker: guerrieri con la passione smodata per la lotta. Il prefisso del loro nome (berr-) significa “nudo” e si riferisce alla parte superiore del corpo di questi uomini, solitamente scoperta.

Donne: nell’economia della casa, uomini e donne erano sullo stesso piano. Le donne si occupavano delle faccende domestiche, mentre gli uomini partivano in viaggio. Le donne potevano chiedere il divorzio se il marito le picchiava o le tradiva.

Drakkar: la cosiddetta barcaccia vichinga, lunga fino a 30 metri e fatta di legno. Il drakkar presentava una vela rettangolare, fatta di lino e spesso imbottita di un ampio strato di lana. Per muovere l’imbarcazione, erano necessari fino a 30 timoni.

Feste: durante le celebrazioni, vino e idromele scorrevano a fiumi; per bere, i Vichinghi si servivano di coppe e di corni, che non potevano essere appoggiati sulla tavola e, per questo motivo, venivano passati di mano in mano finché non restavano vuoti. In occasione di queste feste, i Vichinghi erano soliti raccontare storie, fare indovinelli, giocare a dadi ed organizzare giochi e competizioni.

Mitologia: i Vichinghi erano devoti a dei forti e temerari, la cui ira poteva incutere panico e terrore. La loro benevolenza, però, poteva essere conquistata con regali e sacrifici. Il capo degli dei era Odino, dio della saggezza, che abitava nel castello di Asgard, costituito da dodici palazzi, che includevano il Valhalla, il luogo dove si radunavano tutti i combattenti caduti in battaglia.

Rune: i Vichinghi avevano una propria scrittura, costituita da caratteri chiamati rune. Si trattava di linee semplici incise nel legno, nell’osso, nel metallo o nella pietra, grazie ad oggetti appuntiti.

Thing: a livello di assetto politico, i Vichinghi dirimevano le controversie nel thing, una specie di parlamento democratico costituito da tutti gli uomini liberi. I membri di questa assemblea prendevano anche decisioni per l’intera comunità.

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