Quarant'anni vanno festeggiati come si deve. E Francesco De Gregori non si è tirato indietro: per il compleanno di Rimmel, ha scelto l'Arena di Verona, sold out già in prevendita, chiamando sul palco accanto a sé, Malika Ayane, Caparezza, Elisa, Fedez, L'Orage, Fausto Leali, Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Ambrogio Sparagna, Checco Zalone. Un concerto-evento, una festa che ha emozionato ed entusiasmato gli oltre 12 mila presenti, regalando duetti inattesi, canzoni rivisitate, e soprattutto, per la prima volta, la riproposizione integrale dell'album uscito nel 1975. Rimmel2015 è stato un tuffo nel passato, alla scoperta, o meglio alla riscoperta, di brani che hanno fatto la storia della musica italiana.
Scaletta ricca, ricchissima: 30 i brani che De Gregori ha proposto in quasi tre ore di spettacolo intenso. Il via lo dà Lettera da un cosmodromo messicano e il palco, come è giusto che sia, spetta al festeggiato: De Gregori è solo, con la sua band, per Il Canto delle Sirene, per l'intramontabile La leva calcistica della classe '68, prima di attaccare con Il Signor Hood e Quattro cani, entrambi tratti da Rimmel. Ma gli ospiti, arrivati per spegnere le 40 candeline, reclamano il loro spazio: il primo a entrare in scena è Caparezza per una versione semi-rap de L'agnello di Dio e successivamente di Bufalo Bill. E' il turno di Malika Ayane e Renzo Zenobi alla chitarra per Piccola Mela (la cantante sarò anche protagonista di Pezzi di vetro). Giuliano Sangiorgi regala una versione inattesa di Pablo sempre in duetto con il Principe, mentre da solo intona Guarda che non sono io. Entra Fausto Leali, e come per tutti gli ospiti, il pubblico applaude. La festa è di tutti e tutti, sul palco e in platea. La voce black italiana dopo La valigia dell'attore è chiamato a proporre uno dei suoi brani più famosi: A chi, con De Gregori che non si lascia spaventare e regge il confronto. Per Elisa, scalza ed eterea in un abito leggero e svolazzante che la fa somigliare a una fatina al pianoforte, De Gregori ha riservato una solitaria e dolce Buonanotte Fiorellino e poi Bellamore. Dopo Caparezza, il rap ha ancora la meglio con Fedez, chiamato ad "aggiornare" W l'Italia con Ambrogio Sparagna e Erasmo Treglia. Irrompe Checco Zalone, tra cabaret e musica.
