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Tim Rice, io a Milano per Jesus Christ Superstar con star originali

Tim Rice, io a Milano per Jesus Christ Superstar con star originali

Ma i cantanti non sono più come loro

23 ottobre 2014, 18:38

Federico Pucci

ANSACheck

Tim Rice - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tim Rice - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tim Rice - RIPRODUZIONE RISERVATA

     A 43 anni dal debutto a Broadway, a 41 anni dal film che ne fece un culto da migliaia di repliche e decine di produzioni, versioni e revival, 'Jesus Christ Superstar' è in questi giorni agli Arcimboldi di Milano. A rendere particolarmente attesa l'ultima produzione e regia di Massimo Romeo Piparo è soprattutto la partecipazione di Ted Neeley, Yvonne Ellison e Barry Dennen, riuniti per la prima volta dopo il film che li vide già nelle parti di Gesù, Maria Maddalena e Ponzio Pilato. A sorpresa martedì 21 ottobre anche l'originale autore dei testi, l'inglese Tim Rice, è arrivato a Milano per rivedere nella apprezzata versione di Piparo - con cui forse nascerà presto una collaborazione - una delle sue prime opere, che ne lanciò la carriera in coppia con il compositore Andrew Lloyd Webber, con il quale Rice realizzò altri 5 musical, fra cui il blockbuster teatrale e cinematografico 'Evita'. Una carriera che gli ha fatto guadagnare il titolo di 're dei musical' anche grazie ai film animati 'La Bella e la Bestia' e 'Il Re Leone', anch'essi destinati al successo a Broadway. Il tre volte premio Oscar parla di questo e molto altro in un'intervista concessa in esclusiva all'ANSA.
  Sir Timothy, perché ha deciso di venire agli Arcimboldi?
È un'opportunità unica, potrebbe non capitare di nuovo di vedere insieme sul palco Ted, Yvonne e Barry. E tutti mi dicono che Ted stia facendo delle ottime performance e sono molto curioso.
 Si è tenuto in contatto con loro negli anni?
Sì, specialmente con Yvonne che sposò il mio amico e collaboratore Bill Oakes. Poi otto anni fa vidi Yvonne e Barry insieme per alcuni concerti di 'Jesus Christ Superstar' in America, ma non vedo Ted da molto tempo.
È la prima volta che assiste a una produzione italiana?
Sì, ma mi è capitato di vederne ovunque nel mondo, Australia, Giappone, e l'anno scorso l'ho rivisto a Londra, ma in Italia mai.
Ovviamente il suo legame con quest'opera è particolare: ma preferisce il film o lo spettacolo?
La versione live è sempre la migliore, anche se la produzione originale del 1971 a New York non mi convinse del tutto. Poi il film fu fantastico, anche grazie alle prove di Ted, Yvonne e Barry.
Oggi 'Jesus Christ Superstar' è un classico, ma negli anni '70 ci furono anche controversie religiose.
Sì, ma niente che sia sopravvissuto alla prova del tempo: adesso si potrebbe addirittura dire che è un musical conservatore, è quasi parte del canone delle scritture!
L'opera comunque nacque come disco nel 1970.
Sì, e Yvonne e Barry c'erano già allora, mentre Ted si unì più tardi a Broadway e poi nel film. Fummo molto fortunati con il disco, anche grazie alla partecipazione di Ian Gillan dei Deep Purple.
Il rapporto fra industria discografica e musical negli anni '70 era più stretto?
Sì, e il lavoro mio e di Andrew contribuì a cambiare le cose. Ora i musical hanno canzoni che non arrivano in classifica, o vecchie canzoni di repertorio come in 'Jersey Boys' o 'Mamma Mia!': entrambi ottimi musical, ma non contribuiscono con nuove canzoni.
Però se pensiamo ai cartoni animati musicali, come 'Frozen' dell'anno scorso, ancora c'è qualcosa.
Sì, ed è stata una sorpresa. 'Frozen' mi è piaciuto molto, ma fino a qualche tempo fa i cartoni avevano smesso di puntare sulla musica. Invece una buona canzone non fa che aiutare il film e viceversa.
Qualcosa che accadde anche con 'Il Re Leone' che ha i suoi testi e la musica di Elton John?
Esatto, e poi è diventato anche un musical di successo: non a caso anche Frozen diventerà un musical infatti.
'Let it Go' è stata la prima canzone da cartone musicale a ritornare in cima alle classifiche proprio dai tempi di 'Can You Feel The Love Tonight': pensa che le due abbiano qualcosa in comune?
'Let It Go' è una grande canzone. Funziona perché ha un testo generico che si adatta a tutto, mentre la nostra canzone era più specifica e sdolcinata!
Negli anni '90 lei ha vinto tre Oscar per canzoni tratte da musical o film animati musicali, mentre negli ultimi 15 anni sono state più in voga le canzoni scritte da artisti pop, come Bob Dylan o Adele: ora le cose stanno cambiando di nuovo quindi?
In effetti agli ultimi Oscar pensavo vincesse 'Happy' di Pharrell: un'ottima canzone di un artista molto popolare. E invece non sempre conta questo fattore, a volte serve solo che la canzone sia buona.
E deve essere per forza una canzone pop?
Dipende: negli anni '70 'Stayin Alive' dei Bee Gees meritava un Oscar, e invece non fu nemmeno nominata!
Un recente articolo di Billboard faceva notare che le colonne sonore ('Frozen', 'Guardiani della Galassia', 'Hunger Games') sono i fenomeni discografici del momento: perché secondo lei?
Perché film e tv sono sempre i migliori mezzi per promuovere le canzoni, la radio conta sempre di meno.
Comunque la canzone 'Superstar' di questo musical arrivò in classifica, anche se non era cantata da un famoso artista.
Forse ai nostri tempi ci sforzavamo di più a inserire canzoni efficaci nei musical: oggi se hai una buona musica o un buon testo tendi a pubblicare un disco.
E poi molta musica oggi vive nei talent show.
Sì, ma sono dei programmi TV appena decenti: piangono sempre tutti! A livello musicale c'è il problema che si cantano sempre le solite canzoni e, a parte alcune eccezioni, non si trovano molti bravi cantanti: urlano continuamente!
Tornando a 'Jesus Christ Superstar', come si spiega un successo lungo quasi 45 anni?
Per due ragioni: ha una bella storia che tutti conoscono, e ha la forma di un'opera in cui i personaggi cantano sempre, quindi non sforza la sospensione di incredulità degli spettatori.
Peraltro qui agli Arcimboldi si rappresentavano anche le opere classiche.
Lo so! E infatti sono molto contento che ora ci rappresentino ben due miei lavori (NdR 'Jesus Christ Superstar' e 'La Bella e la Bestia').
Ora invece a cosa sta lavorando?
Stiamo preparando la versione animata del mio primo musical scritto con Andrew nel 1968, 'Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat': lo produrrà la Rocket Pictures di Elton John (NdR, lo studio di 'Gnomeo & Giulietta'). E poi sto portando a Broadway il mio ultimo musical, 'From Here To Eternity'.
Potrebbe arrivare anche in Italia?
Lo spero proprio, e se Massimo vorrà produrlo sarebbe bellissimo. Io gli do già il mio permesso!

A fine serata, prima di andare nei camerini a salutare i vecchi amici, Tim Rice si lascia a un commento sullo spettacolo: "è stata una delle migliori produzioni internazionali che ricordi, e il Giuda italiano è bravissimo - dice Tim Rice - ma soprattutto sono stupito da Ted: sembra che il tempo non sia passato per lui, ha un timbro più profondo ma sa arrivare ancora facilmente alle note alte".

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