Se a far da padroni sono vento, pioggia e freddo a nulla servono stabilimenti attrezzati, sconti e promozioni. E le imprese balneari, già segnate dalla crisi economica, vanno in profondo rosso con una media approssimativa dei cali attorno al 40%. Emerge dalle indagini realizzate dal Sindacato Italiano Balneari che associa circa 10.000 imprese e aderisce alla Fipe/Confcommercio. Le situazioni più dure sono in Campania e Marche (con cali a luglio rispettivamente del 70% e del 60%) ma non va meglio in Liguria (-50%), Toscana (50%) ed Emilia Romagna (-30%).
Queste le presenze sulle spiagge, rispetto allo stesso periodo del 2013, secondo un sondaggio condotto su un campione rappresentativo di imprese balneari italiane aderenti al Sindacato Italiano Balneari:
Giugno 2014% Luglio 2014%
- Abruzzo -30 -40
- Basilicata -15 -20
- Calabria -20 -25
- Campania -40 -70
- Emilia Romagna -40 -30
- Friuli Venezia Giulia -30 -40
- Lazio -30 -30
- Liguria -40 -50
- Marche -35 -60
- Molise -30 -30
- Puglia -10 -20
- Sardegna -10 -15
- Sicilia -20 -15
- Toscana -35 -50
- Veneto -10 -15
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