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Lavoro: tasso disoccupazione sale al 12,7%, male giovani

Lavoro: tasso disoccupazione sale al 12,7%, male giovani

Istat, disoccupazione giovani 44,2%, top da 77

ROMA, 01 agosto 2015, 11:13

Redazione ANSA

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occupazione giovanile - RIPRODUZIONE RISERVATA

occupazione giovanile - RIPRODUZIONE RISERVATA
occupazione giovanile - RIPRODUZIONE RISERVATA

A giugno il tasso di disoccupazione cresce rispetto al mese precedente di 0,2 punti, arrivando al 12,7%. Lo rileva l'Istat nei dati preliminari. Nei dodici mesi il numero di disoccupati è aumentato del 2,7% (+85 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,3 punti percentuali.

Il tasso di disoccupazione giovanile sale al 44,2% a giugno e tocca il livello più alto dall'inizio delle serie storiche mensile e trimestrali, nel primo trimestre 1977. La disoccupazione aumenta di 1,9 punti dal mese precedente, ma al tempo stesso si riduce il tasso di inattività di 0,2 punti fino al 74%.

A giugno ci sono 22 mila occupati in meno rispetto a maggio (-0,1%) e 40 mila in meno rispetto allo stesso mese del 2014 (-0,2%). Si tratta del secondo calo congiunturale degli occupati dopo quello di maggio (-0,3%). Ad aprile, invece, c'era stata una crescita dello 0,6%. 
   
A giugno gli inattivi sono 131 mila in meno rispetto allo stesso mese del 2014 (-0,9%) e c'è un leggero calo anche rispetto a maggio (-0,1%). L'Istat osserva che l'aumento dei disoccupati negli ultimi 12 mesi (+85mila) è ''associato ad una crescita della partecipazione al mercato del lavoro, testimoniata dalla riduzione del numero di inattivi''.

Nel secondo trimestre sono in crescita sia il tasso di occupazione sia il tasso di disoccupazione rispetto ai tre mesi precedenti. L'Istat rileva, nei dati provvisori, un aumento per entrambi di 0,1 punti, a fronte di un calo del tasso di inattività (di 0,2 punti). Nella media del periodo aprile-giugno 2015, il tasso di occupazione maschile rimane invariato, mentre cresce quello femminile (+0,2 punti). La disoccupazione cresce per gli uomini (+0,3 punti) e diminuisce per le donne (-0,1 punti).

Ue-19: disoccupazione ferma, a giugno invariata a 11,1%  - Tasso di disoccupazione fermo all'11,1% a giugno, nella zona euro: invariato su maggio, e in calo rispetto al 2014, quando era a 11,6%. Lo comunica Eurostat. Invariato anche nella Ue-28, a 9,6% e in calo sul 2014, quando era a 10,2%. In Italia sale rispetto a maggio, passando da 12,5% a 12,7%, e in rialzo anche su base annua, nel giugno 2014 era a 12,4. Gli altri quattro Stati membri dell'Ue-28 in rialzo sull'anno sono Belgio (da 8,4% a 8,6%); Romania (da 6,8% a 7%); Austria (da 5,7% a 6%) e Finlandia (da 8,6% a 9,5%).

Renzi, lavoro riparte per ultimo ma aspetti positivi  - "Il dato sull'occupazione continua ad avere aspetti positivi e negativi, straordinario ad aprile e poi negativo sia a maggio che giugno, che non pregiudica il segno più ma ovviamente dimostra che c'è ancora molto da fare". Così il premier Renzi. E' "abbastanza comprensibile perché l'occupazione è l'ultima cosa che riparte dopo un periodo di crisi".

Poletti, dati fluttuano perchè è inizio ripresa - "I numeri di giugno confermano, che siamo di fronte a dati soggetti a quella fluttuazione che caratterizza una fase in cui la ripresa economica comincia a manifestarsi". Lo afferma il ministro del lavoro Giuliano Poletti in merito ai dati diffusi dall'Istat sull'occupazione. "Il tasso di occupazione resta sostanzialmente invariato", aggiunge.

"Sostanzialmente, si può dire che 111.000 lavoratori, tecnicamente occupati ma impiegati a zero ore, oggi sono tornati a lavorare a tempo pieno", lo afferma Poletti in merito ai dati Istat secondo cui "cala il ricorso alla cassa integrazione guadagni, che passa da 475 milioni di autorizzate nel primo semestre del 2014 a 365 milioni di ore autorizzate nello stesso periodo del 2015, con una riduzione del 30,3% su base annua. Le ore effettivamente utilizzate di Cig (tiraggio) nel primo quadrimestre 2015 sono pari a 93milioni (40% del totale delle autorizzate) corrispondenti a 159mila unità di lavoro standard. Nello stesso periodo dello scorso anno le ore utilizzate ammontavano a più di 158milioni corrispondenti a 270mila unità di lavoro standard".

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