Roma - Sostanzialmente, si oppone all'azione delle crew con un enorme lavoro di ripulitura grazie a un nucleo di operatori dedicato al decoro urbano. Più di recente, però, poco prima di Natale, alcune dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino hanno fatto capire che la pacchia è finita. "Io non sono della cultura dell'intervento romanzesco violento, ma mi sto convincendo, anche dopo aver parlato con altri sindaci d'Europa, di organizzare per i writers delle vere e proprie trappole e lo faremo, in modo da poterli cogliere sul fatto e in quel modo processarli per direttissima e metterne alcuni in sicurezza, a Rebibbia, perché spesso queste bande si organizzano e vengono nella nostra città perché pensano che qui c'è l'impunità".
Venezia - Oltre 2mila persone hanno partecipato, nello scorso settembre, a una manifestazione per dire 'no' in modo civile a "degrado, abusivismo e criminalità". Il degrado era individuato “dall'assenza di pulizia, dall'imperversare dei writer e dalla mancanza di rispetto verso un bene che è del mondo".
Bologna - Lo scorso novembre padre e figlio – entrambi writers - sorpresi dai carabinieri a imbrattare i muri di un cavalcavia a Budrio, nel Bolognese, sono stati denunciati. Nei guai sono finiti un operaio bolognese di 53 anni e il figlio 17enne, studente, accusati di "imbrattamento e deturpamento di cose altrui". Il Procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, interpellato dall'ANSA per un commento sulle critiche che la soprintendente per i Beni Architettonici e paesaggistici Paola Grifoni aveva rivolto all'operazione di pulizia, da parte di privati, dei graffiti che imbrattano i muri del centro storico, ha detto: “Che i muri di molte strade e piazze cittadine siano ridotti in uno stato vergognoso sono anni che viene detto. Ogni istituzione, in base alle proprie competenze, deve essere autonoma di valutare i vandalismi e come porvi rimedio. E' ovviamente auspicabile che privati ed istituzioni dialoghino di più e soprattutto in maniera costruttiva nell'interesse superiore rappresentato da quel gioiello che è il centro di Bologna”.
Firenze - Nel capoluogo toscano è da poco nato un Ufficio Legalità, che avrà sede a Palazzo Canacci e sarà coordinato dal consigliere del sindaco su legalità e sicurezza, l'ex capo della Procura fiorentina Giuseppe Quattrocchi. Si chiama l'Ufficio Città sicura, e tratterà diversi ambiti, tra cui abusivismo commerciale, vandalismi, movida ed eccesso di consumo alcolico da parte dei giovani. Sul tema 'graffiti e street art', in particolare, è stato spiegato che l'ufficio seguirà il doppio binario di coordinare la repressione del fenomeno delle scritte sui muri e di portare avanti un dialogo con gli artisti di strada che possono contribuire a riqualificare zone degradate della città. Alcuni possibili interventi riguardano l'individuazione di spazi (segnalati con apposite targhe) sui quali i writers possano esprimersi liberamente senza dover prendere precedentemente contatti con l'Amministrazione. Nella primavera scorsa, proprio a Firenze, aveva suscitato polemiche l'ispirazione artistica di un anonimo writer che si fa chiamare ‘Blub’, che aveva affisso i suoi personaggi in molte strade e vicoli del centro storico. Personaggi celebri del mondo dell'arte, della letteratura, della storia, o figure note di altrettanto arcinoti dipinti e sculture raffigurati con una maschera da subacqueo sul volto. In aprile, invece, ignoti avevano pesantemente imbrattato la statua di Carlo Goldoni, nell'omonima piazza nel centro di Firenze.
Padova - I carabinieri di Padova hanno ‘schedato’ quasi 800 graffiti diversi, e denunciato quattro writers che avrebbero imbrattato i muri con varie tag, 400 delle quali, secondo le indagini, riconducibili a una singola persona. Durante perquisizioni i carabinieri hanno trovato e sequestrato a casa dei quattro oltre cento bombolette spray, decine di bozze su carta di opere eseguite o da eseguire in strada. Sequestrati anche computer e telefonini, dato che i giovani si fotografavano o riprendevano mentre operavano per pubblicizzarsi sui social network.
Bassano - Se a Padova non scherzano, a Bassano nel 2013 ci sono andati giù duri con due street-artist che hanno ‘decorato’ il centro con un centinaio di cuoricini di vernice rossa. Ad essere presi di mira muri e panchine, ma anche palazzi storici, pareti di case di lusso, boutique e anche un portone antico. Nei guai sono finite due studentesse universitarie, entrambe 19enni, denunciate per imbrattamento. E se il Comune di Bassano, gli enti proprietari dei palazzi, i negozianti e i privati si dovessero costituire ''parte civile'' a quel punto per loro potrebbe presentarsi un conto salato dei danni, nell'ordine di diverse decine di migliaia di euro.
Reggio Emilia - La questura di Reggio Emilia ha chiesto la collaborazione dei cittadini per arginare il fenomeno dei writers e li ha invitati, sin dal 2013, a segnalare al 113 i sospetti.