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Colpita la regione di Lugansk, "morti e feriti"

Lo denuncia il governatore della regione Ghennadi Moskal

Alcuni civili sono morti e altri sono rimasti feriti in seguito ad un bombardamento di artiglieria stamattina da parte di ribelli filorussi nella città di Popasna, nella regione orientale di Lugansk. Lo ha reso noto il governatore della regione, Ghennadi Moskal. Contattato dall'ANSA, Moskal non ha precisato il numero di vittime, dicendo che le verifiche sono ancora in corso. A suo avviso, il bombardamento con sistemi di artiglieria Grad ha colpito la zona di un ospedale di Popasna, distruggendo alcune ambulanze. I ribelli hanno accusato ieri di bombardare la regione di Donetsk.

A Kharkiv è stata abbattuta la più grande statua di Lenin del Paese in una manifestazione a sostegno dell'unità.

Il monumento, alto una ventina di metri compreso il piedistallo, era stato eretto nel 1963. Una seconda statua del padre della rivoluzione d'ottobre è stata buttata giù da sconosciuti poche ore dopo a Dergacì, nella stessa regione di Kharkiv.

Dopo la rivolta del Maidan, sono state distrutte decine di statue legate alla storia russa e sovietica, in particolare i busti di Lenin, a partire da quello di Kiev. Molti blitz sono stati compiuti da gruppi nazionalisti radicali. Mosca ha più volte protestato contro queste ''azioni barbariche russofobe'', di cui è rimasto vittima nella regione occidentale di Leopoli anche il monumento a Mikhail Kutuzov, il generale che sconfisse Napoleone.

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