Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

  1. ANSA.it
  2. Speciali
  3. Wojtyla: l'amicizia in montagna con la guida Zani

Wojtyla: l'amicizia in montagna con la guida Zani

Domenica su Rai1 il film con Pasotti e Aleskey Guskov

di Nicoletta Tamberlich ROMA

Giovanni Paolo II con un completo da sci nero anni Ottanta sulle piste dell'Adamello in cerca di una libertà che il Vaticano non poteva concedergli è un'immagine liberatoria. ''Non avere paura'' è il film tv dedicato alla passione del Papa per la montagna e all'amicizia con un maestro di sci e scalatore, Lino Zani che domenica sarà trasmesso da Rai1. Ispirata al suo romanzo "Era santo, era uomo" che lo ha ispirato: ''Ne ho parlato con papa Francesco della mia amicizia con il Santo Padre ci auguriamo che la veda domenica, ma se con la canonizzazione sarà troppo impegnato gli manderemo il dvd e magari la vediamo tutti insieme con il cast nei prossimi giorni a Santa Marta davanti a un piatto di pasta'', racconta Zani. Dietro la macchina da presa il regista Andrea Porporati, come attori protagonisti il russo Aleksei Guskov (Il concerto) nei panni di Wojtyla (''E' Un Miracolo questo ruolo'') e Giorgio Pasotti in quelli dell'alpinista (''Anche se non ho mai arrampicato, solo sciato, ho imparato tutto con Zani - confessa l'attore - abbiamo girato a tre mila metri e non è stata una passeggiata. Ma questo film mi ha anche aiutato a ritrovare una spiritualità' che avevo smarrito'').
    Andrà in onda su Rai1 il 27 aprile in occasione della canonizzazione. Claudia Pandolfi impersona Angela, la donna che sarà l'amore della vita di Lino. Nel cast anche Giuseppe Cederna (Sandro Pertini) e Katia Ricciarelli. Nel 1981, qualche tempo dopo l'attentato a Giovanni Paolo II, la famiglia del giovane maestro di sci e provetto alpinista Lino Zani, che gestisce un rifugio alpino tra le vette dell'Adamello, riceve una visita inattesa e straordinaria: quel Wojtyla che ha, con la montagna, un rapporto profondissimo e antico. Insieme al papa arriva anche un suo caro amico, altro importante personaggio: il Presidente Sandro Pertini. Gli Zani sono gente normale, una famiglia abituata ad accogliere nel proprio rifugio sciatori e scalatori con la semplicità un po' spartana che si addice ad un luogo estremo come l'Adamello, dove per mesi non è nemmeno possibile salire. Figurarsi lo sgomento e l'emozione di trovarsi ad ospitare due fra le personalità più significative del Ventesimo secolo.
    Nel cast, Ugo Dighero è don Stanislao, il segretario particolare di papa Wojtyla. Il vero Lino Zani racconta: ''Venne monsignor Stanislao Dziwisz e con pochi giorni di anticipo ci disse che il Papa sarebbe venuto per una vacanza segreta. Lo scambiammo per un mitomane. In realtà il segreto venne rivelato alla stampa dal presidente Pertini che lo era venuto a trovare il primo giorno. Il Papa scese prima del previsto perché, una volta resa nota la notizia, non c'erano più le condizioni di sicurezza per rimanere. Non si potevano chiudere tutte le valli che portano al rifugio. Sono stati due giorni magnifici. Abbiamo sciato insieme, cosa che lui amava fare moltissimo. Siamo diventati molto intimi, molto amici''.
    ''Cosa ti spinge ad andare così in alto su quelle montagne?''. Così Giovanni Paolo II chiese a Zani che era appena tornato da una delle tante spedizioni. Una domanda a bruciapelo, da amico ad amico. ''Mi ha detto: 'Guarda, Lino, che poi quando arrivi in cima non puoi far altro che scendere....' Penso sia stato il più importante insegnamento che mi ha lasciato''.
    La vacanza finisce. Forse finirebbe anche l'amicizia fra Lino e il Papa, se il ragazzo non scegliesse di consegnare a Wojtyla le foto private, scattate sull'Adamello, invece di venderle ad un giornale che gli aveva offerto centinaia di milioni di lire per poterle pubblicare. Da questo momento il rapporto fra Lino e il Papa diventa quasi quello fra un figlio che cerca la verità e il padre che indica la strada. Lino diventa così, per il Pontefice, il 'Nostro Apostolo delle Montagne che porta la croce'. Il suo amore per Angela tornerà, nonostante tutto, e anche quello assomiglierà ad una scalata: la scelta sempre riproposta fra la famiglia, l'amore per Angela e per le loro figlie, e l'urgenza di andare in montagna, di partecipare a spedizioni pericolose, potenzialmente mortali. Ha anche un incidente grave, Lino, che quasi lo uccide, in un crepaccio profondissimo in cima all'Everest. Il filo dell'amicizia fra Lino e il Papa non si spezzerà mai. Il Papa veglierà su Lino anche a centinaia di migliaia di chilometri di distanza. Più d'una volta Lino avrà la sensazione di sentire la sua voce nei momenti più duri e difficili, in fondo al crepaccio o intrappolato fra le lamiere della sua auto, in occasione del secondo incidente potenzialmente mortale della sua vita. Lino sente che, in qualche modo, il suo amico papa lo ha "salvato". A sua volta, Lino accompagnerà il papa su per le montagne per vent'anni, aiutandolo e sostenendolo anche quando l'infermità di Karol lo costringerà a diradare e poi a smettere quelle visite.
    Un'amicizia che si concluderà solo al termine della lunga scalata di Karol Wojtyla, un giorno ventoso dell'aprile 2005, su quella Piazza San Pietro sulla quale, insieme a decine di capi di Stato, i grandi della Terra, Lino Zani verrà a rendere l'estremo saluto al suo grande amico. 
   

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Modifica consenso Cookie