A scuola 1 studente italiano su 2 ha compagni di classe stranieri. Lo rivela un recente sondaggio di Skuola.net, al quale hanno risposto circa 1700 ragazzi. Un problema? Assolutamente no: per la maggior parte, infatti, i compagni sono tutti uguali. Nessuna barriera, dunque, nessuna tendenza ad isolarsi in gruppi. Le cose cambiano, invece, quando si torna a casa: qui sono i genitori a farla da padrone e così 9 italiani e 10 stranieri su 100 confessano "i miei non mi lasciano studiare a casa di compagni di diversa nazionalità".
AMICI TRA I BANCHI DI SCUOLA – Cultura, tradizioni e religione sono una cosa, l’amicizia è ben altro. E lo sanno bene sia gli studenti italiani che quelli stranieri, come hanno confessato proprio a Skuola.net. Tra i banchi di scuola, infatti, la nazionalità non è rilevante. A confermalo il 65% degli italiani, che considerano i propri compagni di classe stranieri esattamente come tutti gli altri.
GRUPPI MULTICULTURALI? – E se si pensa che, piuttosto, siano i ragazzi di diversa nazionalità a preferire raggrupparsi tra di loro, escludendo i coetanei italiani, anche qui si sbaglia. A prevalere, infatti, per ben il 75% degli studenti stranieri, la voglia di essere amici di tutti al di là della provenienza geografica.
A CASA, UN'ALTRA STORIA - Ma fuori scuola, dentro le mura domestiche, le cose cambiano? Apparentemente sì, a causa di mamma e papà. Se per circa 2 studenti su 5, sia italiani che stranieri, infatti, a volte capita di recarsi a casa degli amici di altra nazionalità per studiare insieme, resta comunque alta la percentuale di quelli che, invece, non possono, perché frenati dai genitori. A confessarlo, 9 studenti italiani e 10 stranieri su 100.
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