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Maturità: e dopo? quasi 4 studenti su 10 indecisi

Maturità: e dopo? quasi 4 studenti su 10 indecisi

Il 35% circa non ha ancora deciso quale sarà la strada da intraprendere

ROMA, 03 luglio 2015, 17:59

Redazione ANSA

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Un momento degli esami in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un momento degli esami in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un momento degli esami in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli esami di Maturità sono quasi finiti, ma quasi 4 studenti su 10, il 35% circa, non hanno ancora deciso quale sarà la strada da intraprendere nonostante le iscrizioni all'università, laddove sono previste prove di selezione, si chiudano tendenzialmente a fine mese. E' quanto emerge da una ricerca di Skuola.net su circa 1600 studenti neo-diplomati. Sempre il 35% degli intervistati denuncia la mancanza di attività di orientamento a scuola durante gli anni delle superiori. Dalla ricerca è poi emerso che sono soprattutto coloro che oggi si dichiarano dubbiosi a non aver avuto sostegno dalla scuola nella scelta per il post-diploma. Ma non finisce qui. Tra chi ha potuto partecipare ad attività di orientamento, complessivamente l'80% non le ha ritenute utili per la decisione: per il 56% sono state interessanti ma non influenti, per il 24% totalmente inutili. Il restante 20% che le ha trovate ben fatte è composto in prevalenza da ragazzi che dichiarano di avere le idee chiare.
    Nonostante i dubbi, la maggioranza degli intervistati dichiara tuttavia di essere orientato maggiormente verso l'università: ben 2 ragazzi su 3. Sono soprattutto le ragazze (con un picco del 72%) a scegliere questa strada e, come prevedibile, gli studenti del liceo (ben l'81% di loro ha dato questa preferenza), i cui indirizzi sono meno professionalizzanti rispetto a quelli dei tecnici e i professionali. Si potrebbe pensare - sottolinea il portale - che l'università sia la scelta di ripiego per i più insicuri, perché ritarda l'ingresso nel mondo del lavoro. E invece dalla ricerca emerge che sono proprio coloro che dichiarano di avere le idee chiare ad affollare maggiormente la coorte di chi pensa di andare all'università, mentre gli indecisi sono la componente principale di quel 14% complessivo che intende trovare un impiego. Quasi il 7%, invece, vorrebbe andare all'estero per un'esperienza professionale o formativa. Poi c'è chi vuole prendere un anno sabbatico (5%) o intraprendere la carriera nelle forze armate (4%).
    I corsi più gettonati tra gli aspiranti universitari sono quelli di area medico-sanitaria (23%) seguiti da Ingegneria o informatica (17%). Al terzo posto si piazzano Lingue e area umanistica (14%). A fondo classifica i corsi di matematica e fisica (2%) e di scienze dell'educazione o formazione (2%). Mentre i maschi si dirigono per lo più sui corsi di ingegneria, le ragazze si concentrano tra gli studi medici e quelli umanistici. Per il 64% degli aspiranti universitari la scelta è orientata verso gli atenei pubblici, nella convinzione che preparino meglio dei privati. Tuttavia ben un ragazzo su quattro vorrebbe dirigersi verso l'università privata perché la considera migliore, ma purtroppo non può permettersela. Non è solo il portafogli a influire sulla scelta dell'università: per il 24% è infatti l'esigenza di trovare lavoro l'elemento più importante.
    Per il 6% è ancora il parere di genitori, parenti e amici. La maggioranza tuttavia, il 70%, seguirà le inclinazioni personali.

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