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E' tornata Zemanlandia, contro l'Inter lo schema è 2-8

E' tornata Zemanlandia, contro l'Inter lo schema è 2-8

Tutte le volte che il tecnico Boemo ha 'distrutto' gli avversari

ROMA, 30 settembre 2014, 19:01

Giorgio Svalduz

ANSACheck

Inter-Cagliari, Zeman parte con lo schema 2-8 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter-Cagliari, Zeman parte con lo schema 2-8 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Inter-Cagliari, Zeman parte con lo schema 2-8 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Zeman, effetti speciali a San Siro. Il maestro boemo ribalta le prospettive e risale la china con 43' da favola del suo Cagliari in casa Inter, una delle sue 'vittime' preferite. Del resto, come dimostra l'impressionante foto in pagina, alla partenza gli ordini erano stati perentori: due giocatori in difesa e otto pronti a proiettarsi all'attacco. Mazzarri incassa 4 schiaffoni con un rigore sbagliato in un tempo, nel piu' puro stile zemaniano quando le cose volgono al bello. Spezzoni di calcio paradisiaco del resto il boemo di Roma li ha distillati con parsimonia, ma sono sparsi nella sua trentennale carriera e rimangono agli atti. Se avesse trovato un equilibrio con la fase difensiva avrebbe stravinto in Italia e nel mondo, e invece sono perle sparse alla rinfusa che rimangono pero' scolpite nella memoria di chi ama il calcio.

 

 

Nella carriera del boemo il buongiorno si vede dal mattino:nella breve parentesi al Parma 1987 batte 2-1 la Roma di Liedholm in amichevole e 6-5 ai rigori a San Siro il Milan di Sacchi in Coppa Italia, ma soprattutto abbatte in un'altra amichevole 2-1 il Real Madrid di Butragueno con gol di Gambaro e Di Fabio. Nei cinque anni del Foggia dei miracoli, dove getta le basi indelebili di Zemanlandia, nel 1982 sperona 2-1 due volte la Lazio, il Napoli e soprattutto la Juve campione d'Italia di Conte e Vialli. A seguire stoppa 2-2 il Milan di Capello, 4-1 invece alla Lazio e al Genoa, 5-0 ai cugini del Lecce. La Lazio ne ha abbastanza di subire tracolli con lui e lo ingaggia per un triennio di alti e bassi ma dalle parti della zona scudetto. Nel 1994-95 getta le basi della sua leggenda: 5-1 al Napoli e a Padova con due doppiette di Winter, 2-0 in casa Inter, 7-1 al Foggia (tris Boksic), 4-0 al Milan (doppietta Signori).Il 5 marzo 1995 un memorabile 8-2 alla Fiorentina con poker di Casiraghi e con un rosso al suo attuale tecnico Pioli in una gara in cui confeziona 18 occasioni da gol. Poi altri due sfizi: 3-0 in casa della Juve campione d'Italia e 4-1 all'Inter.

 

Non male anche la seconda stagione in biancazzurro: 4-0 alla Juve campione , 6-3 alla Sampdoria, 5-1 all'Atalanta, 4-0 alla Fiorentina, con la costante di una doppietta del fido cecchino Signori. Nella stagione dell'esonero assapora comunque un 3-0 al Milan di Sacchi, tornato dall'azzurro.  Cragnotti sceglie Zoff dopo il tracollo europeo di Tenerife e Sensi opera lo 'scippo': con la Roma nel 1997-98 di eclatante ci sono il 5-3 al Verona (doppio Di Biagio) e un pesante 6-2 al Napoli con tripletta di Balbo. Nel secondo anno pagano pegno l'Udinese (4-0, doppietta Totti), la Juve (2-0, Paulo Sergio e Candela) e il Perugia (5-1, doppio DelVecchio), nel terzo spiccano un 4-1 a Bari, il 3-1 alla Lazio con doppietta di Delvecchio, primo successo nel derby, e un 4-1 a Vicenza. Arriva Capello alla Roma e Zeman fallisce vari reinserimenti in Italia e all'esterno. Nel 2004 con il Lecce vince 4-1 a Messina e poi bastona ancora la Lazio, 5-3 con tripletta di Vucinic. Nell'anno di gloria pescarese 2012 in trasferta vince 4-2 con la Nocerina, 4-0 a Padova e ottiene la promozione con un 3-1 in casa della Sampdoria. Poca gloria nel fugace ritorno alla Roma ma tre sassolini dalla scarpa se li toglie: 3-1 fuori all'Inter, 4-2 in casa Genoa e 4-2 col Milan, alla vigilia di Natale 2012. Poi amarezze e sosta ai box fino al 4-1 di ieri al Meazza. Zeman e' tornato, il campionato e' pronto a godersi altri fuochi d'artificio.

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