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  4. Roma e la bestia nera Liverpool. Il 'giallo' del rigore nel 2001 e la 'tragedia' del 1984

Roma e la bestia nera Liverpool. Il 'giallo' del rigore nel 2001 e la 'tragedia' del 1984

Il 'giallo' del rigore nel 2001 e la 'tragedia' del 1984

LIVERPOOL (INGHILTERRA), 23 FEB 2001 - Niente miracolo, la Roma e' fuori dall'Europa, ma a estromettere i giallorossi contribuisce anche l'arbitro spagnolo Garcia Aranda che prima concede ai romani il rigore del possibile 2-0 che li avrebbe rimessi in corsa per la qualificazione, e poi inspiegabilmente lo tramuta in un calcio d'angolo. La Roma lascia dunque l'Europa con molti rimpianti, soprattutto perche' dopo quanto ha fatto vedere a Liverpool, fa ancora piu' male pensare al suicidio dell'andata. Ma nella memoria dei romanisti restera' a lungo l'arbitro Garcia Aranda, che ha fischiato e poi negato un clamoroso rigore alla Roma per un fallo di mani in area di Babbel. E' la nemesi di quanto successo domenica scorsa contro il Lecce, stavolta a spese della squadra di Capello: all'Olimpico Messina non vide il mani di Zago e ne nacque una serie di polemiche, stavolta la storia si ripete ma a danno della Roma, che ha fatto il miracolo di battere il Liverpool ma si e' vista poi negare dall'arbitro la possibilita' di andare almeno ai supplementari. La cosa risulta ancor piu' amara, e strana, per il fatto che in un primo momento Garcia Aranda sul fallo di mano di Babbel aveva indicato chiaramente due volte il dischetto, poi pero', quando e' andato sulla palla, ha indicato il corner suscitando un nugolo di proteste (ben tre giocatori della Roma ammoniti). Da quel momento la partita gli e' sfuggita di mano, e c'e' stata una serie di risse in campo che solo per caso non sono degenerate in qualcosa di peggio. L'arbitro, lo stesso che a Leeds l'anno scorso caccio' Zago e Candela, si era anche segnalato, sempre nel secondo tempo, per aver generosamente concesso un penalty al Liverpool per una trattenuta su Heskey. Antonioli aveva poi parato il tiro di Owen. Alla Roma, i cui dirigenti a fine partita per un attimo avevano pensato perfino di fare ricorso all'Uefa per errore tecnico, rimane quindi soltanto la magra consolazione di uscire dall'Europa a testa alta. Nel mitico stadio di Anfield Road, in un'atmosfera da brividi accentuata dai canti del mitico Kop, la curva dei tifosi piu' famosa d'Inghilterra, e dalle canzoni dei Beatles suonate via altoparlante prima dell'inizio, la squadra di Capello ha giocato senza timori reverenziali di sorta, risultando spesso padrona del campo e controllando sempre il gioco. L'1-0 finale, arbitro a parte, non le rende comunque giustizia, e deve anche recriminare sui regali fatti all'andata e tramutatisi nella doppietta di Owen. In una partita giocata a gran ritmo, senza pause ne' perdite di tempo e quindi molto inglese, la squadra di Capello ha dimostrato di valere molto anche se priva di titolari importanti. Trascinata da un Nakata in serata di grazia, al punto da giustificare pienamente il fatto che dieci giornalisti giapponesi fossero qui solo per seguire la sua prova, e da un Assuncao mai visto a questi livelli, la Roma si e' dimostrata davvero, com'era scritto sul programma della partita e sui manifesti affissi per Liverpool, una squadra di gladiatori. E infatti in un'atmosfera quasi da Colosseo calcistico, i giallorossi hanno combattuto fin dall'inizio. Il Liverpool si e' reso pericoloso solo in due occasioni, entrambe nel primo tempo, con una punizione di Ziege sfiorata di testa da Hyypia su cui Antonioli ha compiuto uno splendido intervento, e poco dopo con un tiro di Owen finito di poco fuori. La Roma ha risposto con occasioni fallite di poco da Delvecchio, dopo uno splendido velo di Nakata, Montella, Zago e Candela. Capello ha indovinato anche i cambi, al punto che Guigou gli ha segnato il gol-partita, ma la Roma di stasera e' stata bella e forte quanto sfortunata. Il Liverpool e' davvero la sua bestia nera, comunque vada, e soprattutto gli arbitri, tra rigori e rigorini pro e contro, sono comunque nel suo destino. Di sicuro dopo Anfield Road le polemiche continueranno, tra falli di mano in area e rigori non dati.

Quel Roma-Liverpool 1984

LUCI E SUONI ALL' OLIMPICO PER LO ' 'STORICO'' EPILOGO DELLA COPPA DEI CAMPIONI. IL COLPO D' OCCHIO E' MAGNIFICO, L'ENTUSIASMO ALLE STELLE. IL DOPPIO CORDONE ESTERNO DELLE FORZE DELL' ORDINE SEMBRA AVER SORTITO L' EFFETTO DESIDERATO: NON CI SONO INCIDENTI. LA CURVA NORD, RISERVATA AI TIFOSI DEL LIVERPOOL, PRESENTA AMPI SPAZI VUOTI. LA FOLLA DELL' OLIMPICO VIVE CON GRANDE COMPOSTEZZA L' ATTESA PER LA PARTITISSIMA. UN BOATO ACCOGLIE L'INGRESSO IN CAMPO DELLE DUE SQUADRE. LO SVEDESE FREDRIKSSON DA IL FISCHIO D' INIZIO CON QUALCHE MINUTO DI RITARDO. LA SFIDA COMINCIA SENZA PREAMBOLI E IL LIVERPOOL IMPONE SUBITO IL SUO PRESSING. MA E' LA ROMA A CREARE I PRIMI PERICOLI TAGLIANDO IL CENTROCAMPO CON LUNGHI LANCI. CI PROVA CONTI AL 9' CON UN LUNGO SPIOVENTE SUL QUALE GRAZIANI VIENE ANTICIPATO DA GROBBELAAR. IL PORTIERE SUDAFRICANO SI RIPETE ALL' 11' SU UNA AZIONE NELA-GRAZIANI. MA GLI INGLESI NON SI PERDONO D' ANIMO E NEL SUCCESSIVO ATTACCO SEGNANO AL 15' COMPLICE UN IMPERDONABILE ERRORE DI BONETTI. ''MOTO PERPETUO'' LEE AVANZA SULLA DESTRA E CROSSA: TANCREDI NON BLOCCA PER UN INTERVENTO FORSE SCORRETO DI WHELAN E BONETTI ANZICHE' SPAZZARE LONTANO APPOGGIA IL PALLONE INDIETRO PER EVITARE IL CALCIO D'ANGOLO TENTA UNA MEZZA ROVESCIATA CHE SBATTE SU TANCREDI, FINENDO A NEAL CHE RINGRAZIA PER IL DONO E SEGNA FRA LE INUTILI PROTESTE GIALLOROSSE. C' E' UN ATTIMO DI SBANDAMENTO, I GIALLOROSSI SONO PRESI DAL PANICO. MA LENTAMENTE RIPRENDONO ANIMO E SI AFFACCIANO NELL' AREA INGLESE. AL 27' UN FORTE TIRO DI GRAZIANI OBBLIGA GROBBELAAR A UN DIFFICILE INTERVENTO A TERRA. LA ROMA GUADAGNA 4 ANGOLI E 2 PUNIZIONI, TUTTO SENZA ESITO. GLI INGLESI SI FANNO GUARDINGHI E NEAL RIMEDIA UN' AMMONIZIONE. C' E' UNA NUOVA INCERTEZZA DI BONETTI AL 39' MA IL TIRO DI RUSH VIENE DEVIATO IN ANGOLO DA TANCREDI. LA ROMA PERO' INSISTE E AL 43' RIESCE A SFONDARE IL MURO INGLESE TRA IL TRIPUDIO DEI SUOI TIFOSI. C' E' UN PRONTO LANCIO DI NELA PER CONTI . AL SECONDO TENTATIVO IL CROSS RIESCE E PRUZZO INVENTA UN COLPO DI TESTA ALL' INDIETRO CHE ''BUCA'' GROBBELAAR. FREDRIKSSON FISCHIA LA FINE DEL TEMPO CON LA ROMA ''GASATA'' CHE SPINGE ANCORA IN AVANTI . SULL' ONDA DEL PAREGGIO RAGGIUNTO LA ROMA NELLA RIPRESA RIPROPONE GGIUNTO LA ROMA NELLA RIPRESA RIPROPONE LE SUE TRAME RAGIONATE E IL LIVERPOOL SI LIMITA A CONTROLLARE. E' ALTO AL 49' UN TIRO DI GRAZIANI, MENTRE UNA SECCA CONCLUSIONE DI FALCAO VIENE PARATA AL 53' . LA PARTITA NON MUTA FISIONOMIA E GLI INGLESI ALLEGGERISCONO SPESSO L' AZIONE SUL PORTIERE QUASI CERCANDO I SUPPLEMENTARI. AL 64' PRUZZO E' COSTRETTO AD USCIRE PER UNO STIRAMENTO: AL SUO POSTO ENTRA CHIERICO. FAGAN SOSTITUISCE AL 72' JOHNSTON CON NICOL. L' INCONTRO CALA DI RITMO E SI TRASFORMA IN UNA PARTITA A SCACCHI. LE DUE SQUADRE EVITANO QUALSIASI RISCHIO. C' E' UNA LUNGA, ESALTANTE GALOPPATA DI NELA CHE SBAGLIA L' APPOGGIO AL LIBERO GRAZIANI, POI LA ROMA SI ATTESTA NELLA PROPRIA META' CAMPO PER RIPRENDERE FIATO. SUGLI SVILUPPI DI UN ANGOLO C' E' UN GRAN TIRO DI DALGLISH AL 79' RESPINTO DA TANCRETI. BRIVIDO PER LA ROMA ALL' 86' : WHELAN VIENE PESCATO SUL FILO DEL FUORIGIOCO E ''SPARA'' UNA BORDATA A CUI TANCRETI SI OPPONE CON GRANDE ABILITA' . CI PENSA POI DI BARTOLOMEI A LIBERARE. GLI ULTIMI MINUTI SCORRONO LENTAMENTE CON GLI INGLESI ALL' ATTACCO. SI VA AI SUPPLEMENTARI. APPENA CINQUE MINUTI PER RIPRENDERE IL FIATO E SI RICOMINCIA. GROBBELAAR GIUSTIFICA LA SUA FAMA DI PORTIERE ECCENTRICO USCENDO FUORI AREA SU FALCAO E PROSEGUENDO L' AZIONE VERSO IL CENTROCAMPO. E' SENZA CONSEGUENZE UN ALTRO ERRORE IN DIFESA DI BONETTI , POI AL 94' ROBINSON SOSTITUISCE DALGLISH . NELA RIMANE FUORI CAMPO 2' DOPO UNO SCONTRO CON FALCAO, POI VA ALTO UN GRAN TIRO DI CONTI AL 100' . LA STANCHEZZA DI ACCENTUA E LE AZIONI MANCANO DI LUCIDITA' : IL PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE NON DECRETA ALCUNA SUPREMAZIA. AL 106' CHIERICO SI INVOLA SULLA SINISTRA, SUL CROSS CONTI SI GIRA BENE, MA ALLA SUA CONCLUSIONE SI OPPONE NEAL DI TESTA. ANCORA CONTI GRAN PROTAGONISTA AL 109' : UN SUO TIRO VIENE RESPINTO CON AFFANNO. UN ALTRO TIRO DI DI BARTOLOMEI AL 101' VIENE DEVIATO IN ANGOLO. NELL' AZIONE SUCCESSIVA CEREZO CROLLA A TERRA IN PREDA A CRAMPI: AL 116' ENTRA STRUCKELY E DI BARTOLOMEI VIENE AMMONITO. NEGLI ULTIMI TRE MINUTI DI GIOCO DI QUESTA LUNGA MARATONA NON SUCCEDE NULLA: LA COPPA DEI CAMPIONI SI ASSEGNA CON I CALCI DI RIGORE. LA LOTTERIA DEI RIGORI SI APRE CON UN GROSSOLANO ERRORE DI NICOL CHE CALCIA ALTO. DI BARTOLOMEI D' AUTORITA' SI SOSTITUISCE A GRAZIANI CHE SEGNA CON UN VIOLENTO TIRO, IMITATO DA NEAL. LE SORTI PERO' SI PAREGGIANO PERCHE' CONTI CALCIA ALTO. SI RICOMINCIA DI NUOVO DA ZERO: NON FALLISCE DAL DISCHETTO SOUNESS, MA RIGHETTI NON SI FA PRENDERE DAL PANICO: 3-3. E' IL TURNO DI RUSH CHE NON PERDONA. L' ERRORE DECISIVO E' DI GRAZIANI CHE NON TRASFORMA IL SUO RIGORE SPARANDO ALTO E KENNEDY PONE IL SUGELLO ALLA QUARTA COPPA DEL LIVERPOOL. FINISCE 5-3 E CAPITAN NEAL RICEVE L' AMBITO TROFEO TRA IL TRIPUDIO DELLA CURVA NORD E L' AMMUTOLITA DELUSIONE DEL RESTO DELLO STADIO.

 

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