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Seppi: 'Tennis è questo, ma sto bene e vado avanti' FOTO

'Non ho espresso mio miglior gioco'. Kyrgios felice e incredulo

"Lo sport è questo: a volte ti capita di vincere annullando match point, altre perdi. Certo ripartire dopo una sconfitta così non è il massimo, ma devo prendere gli aspetti positivi". E' ovviamente deluso, ma non sfiduciato, Andreas Seppi, dopo la sconfitta contro Nick Kyrgios, negli ottavi di finale degli Australian Open, che segue la clamorosa vittoria contro Roger Federer. "Sarò ancora arrabbiato a deluso per qualche giorno, certo, ma l'obiettivo deve essere quello di mantenere nei prossimi tornei il livello alto di tennis che ho fatto vedere qui a Melbourne. Mai avevo iniziato così bene la stagione, sto alla grande fisicamente. Ora il prossimo passo è salire nel ranking per essere di nuovo testa di serie negli Slam", ha aggiunto.

Il 30enne altoatesino, numero 46 del tennis mondiale, analizza così il match contro l'australiano, più giovane di 11 anni e sette gradini più in basso in classifica: "Nei primi due set, anche se li ho vinti, non ho espresso il mio miglior tennis come nei giorni scorsi. Regalavo troppo di diritto. Nel terzo set l'ho lasciato scappare giocando male i primi due game, ma, se qualcosa devo rimproverarmi, è sul 5-4 al tie break del quarto: dovevo rispondere con maggiore aggressività. Lui però nei momenti delicati si è tirato fuori con il servizio, come sul match point" (che Andreas ha avuto a disposizione sul 6-5 nella quarta frazione, ndr).

"E' giovane e molto forte, ma da qui a salire al numero 1 di strada ce n'è", risponde a una domanda sull'avversario. "Serve molto bene e nel tennis attuale se lo fai sei già a tre quarti dell'opera. Deve far meglio da fondo campo. Certo, è destinato a migliorare visto che ha solo 19 anni", conclude Seppi. E' ancora incredulo, invece, Kyrgios. "Roba da pazzi! Quando ho visto che alla fine avevo vinto il match è stato incredibile, la migliore sensazione che avessi mai provato", esclama. "Sapevo che sarebbe stata una dura battaglia, lui (Seppi) sta giocando il suo miglior tennis da quando ha battuto Roger, sapevo che quella vittoria gli aveva dato molta fiducia", ha aggiunto, spiegando poi com'è riuscito a superare l'altoatesino: "Ho tirato fuori tutta la mia esperienza di Wimbledon, di rimontare dopo due set persi, sapevo di avere le gambe per farlo".
Lui - maratoneta della racchetta, numero 46 del ranking, appena tre titoli in carriera (Eastbourne 2011, Belgrado e Mosca 2012) - ha sconfitto Roger Federer, per la prima volta in 11 sfide, approdando così agli ottavi di finale degli Australian Open. E' la prima volta dal 2000 che il 33enne svizzero - numero 2 del mondo, 63 titoli, di cui 17 Slam (un record) - esce così presto a Melbourne, dove ha vinto quattro volte (2004, 2006. 2007 e 2019) e dove dal 2004 era sempre arrivato almeno in semifinale. E' stata, per lo specialista dei match conquistati all' ultima frazione, una vittoria in quattro set, con il punteggio di 6-4 7-6 (5) 4-6 7-6 (5), maturata in due ore e 56'. Andreas non ha mai perso la calma e la concentrazione, trovando lo sprint decisivo - contro un avversario più falloso e impreciso rispetto al proprio solito, splendido standard - nei momenti cruciali del match.

Dopo essersi aggiudicato i primi due set (il secondo rimontando dal 3-5 al tie break), Seppi ha ceduto a Federer, salito di tono, il terzo. Ma ha reagito, sia fisicamente sia mentalmente, da vero campione. "Dopo aver perso il terzo set non ho pensato a quella sfida persa con Djokovic a Parigi (nel 2012 al Roland Garros, ndr), oppure ai primi due set finiti con l'identico punteggio di oggi. Ho solo cercato di concentrarmi sul match, di non consentire al mio avversario di comandare gli scambi". E ci è riuscito, con determinazione e lucidità. Ha duellato alla pari con 'King Roger' fino al 6-6, poi fino al 5-5 nel tie break. Quindi, l'accelerazione decisiva, e la vittoria al secondo match point, con un magnifico passante lungolinea. Vendicando Simone Bolelli, sconfitto dallo svizzero nel turno precedente. Federer ha saltato la rete per congratularsi con il vincitore, ed ha applaudito il pubblico che non aveva mai smesso di sostenerlo. "Bravo, mi ha detto stringendomi la mano. Hai anche chiuso con un punto pazzesco", ha rivelato Andreas. Il fuoriclasse di Basilea ha ammesso che non avrebbe dovuto concedere a Seppi le prime due frazioni. "Sapevo quanto fosse importante quel tie break del secondo set, chiaramente mi ha molto danneggiato perderlo". "E' stata una brutta giornata, avrei desiderato giocare meglio, ma chiaramente è stata dura perdere i primi due set", ha spiegato.

"Ora devo restare calmo e concentrato, e mantenere questo livello di gioco nel prossimo incontro. Stasera solita cena e poi a dormire", il programma 'minimalista' dell'altoatesino. Che, prima degli ottavi di finale - i secondi per lui agli Australian Open dopo il 2013, i quarti in uno Slam - avrà due notti per dormire tranquillo. Domenica troverà Nick Kyrgios, un rampante 19enne australiano, n. 53 mondiale, che si è imposto per 6-3 7-6 (6) 6-1 sul tunisino Malek Jaziri (e che peraltro ha vinto l'unico precedente con Seppi, nel secondo turno degli Us Open 2014). Andreas è consapevole che, opposto al beniamino del pubblico di casa, avrà di nuovo la Rod Laver Arena gremita a tifargli contro. "Vuol dire che sarò già abituato...", ha detto sorridendo. Del resto, quando uno ha battuto Federer.

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