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Costa Concordia 'abbordata' da nave Marina francese LA GIORNATA

Quando all'orizzonte si scorge la sagoma di una nave da crociera che sembra proprio uguale a come era lei prima di schiantarsi al Giglio, la Costa Concordia vede vicino il traguardo di metà del viaggio che la riporterà per l'ultima volta a casa.

Costa, tutto ok. Alle 3 di domenica a Genova  - "Ha percorso 63 miglia la Concordia partita ieri dal Giglio, siamo prossimi a un terzo del percorso, le condizioni meteo sono ideali, così come il funzionamento della nave e con questo ritmo, la Concordia sarà a Genova alle 3 di domenica mattina, in modo che alle 6 possa iniziare le manovre per l'ingresso in porto". Lo ha detto Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione della nave per Costa. "Finora - ha proseguito Porcellacchia - non sono segnalati né problemi né anomalie: sono tutti tranquilli e concentrati e ciò ci fa pensare che l'operazione sarà completata nel migliore dei modi". Da parte sua il comandante Filippo Marini della Guardia Costiera, ha confermato che "si viaggia serenamente verso Genova. Stiamo facendo campionamenti delle acque e non ci sono segnalazioni di anomalie".

Segui la rotta in diretta 

La Costa Concordia è stata 'abbordata' da due mezzi della Marina militare francese. Un mezzo, dotato anche di manicotti antincendio, ha incrociato la rotta della Concordia quando questa, dopo aver superato Pianosa, ha puntato la prua verso nord-ovest. Incontro alla nave francese è andato il pattugliatore Diciotti, la nave della Guardia Costiera cui spetta la responsabilità della sicurezza del convoglio e a bordo del quale dovrebbe essere salito anche Nick Sloane. Dopo un'ora circa nave Diciotti è tornata nei pressi della Concordia che, nel frattempo, ha rallentato l'andatura a 1,6-1,8 miglia l'ora.

Amm. Tortora, passeggiata senza problemi
"Sta andando tutto come previsto, stiamo facendo una vera e propria passeggiata in questo mare meraviglioso, circondati da queste splendide isole". Così l'ammiraglio Stefano Tortora, il consulente del commissario Franco Gabrielli, nel team che si trova a bordo della Concordia, racconta le prime 24 ore di viaggio della nave. Il relitto ha percorso circa 60 miglia e tra una decina di ore dovrebbe raggiungere l'isola di Capraia. "Ieri pomeriggio - racconta Tortora - abbiamo fatto delle regolazioni tecniche e alcuni aggiustamenti della zavorra nei cassoni, ma non c'è stato nulla di preoccupante, sono state ore tranquille". Questa mattina il convoglio ha ricevuto 'la visita' delle autorità francesi. "Si sono avvicinati rimanendo sempre all'esterno della zona interdetta - ha spiegato l'ammiraglio - c'è stato uno scambio di informazioni ma non c'è stato alcun problema". Se manterrà la velocità attuale, conclude Tortora, la Concordia dovrebbe arrivare a Genova nella notte tra sabato e domenica. "Dal punto di vista tecnico è tutto sotto controllo e, dunque, non dovremmo avere problemi neanche per la seconda parte del viaggio".

Con 5 euro si potrà vedere arrivo da Lanterna
L'arrivo del relitto della Costa Concordia potrà essere seguito anche dalla Lanterna, simbolo di Genova e del suo rapporto con il mare. Il ritorno della nave, che proprio nel capoluogo ligure fu costruita, ha scatenato un business tutto particolare. L'idea dei Giovani Urbanisti, che gestiscono la fruizione del faro, è di certo molto più economica (5 euro per 20 minuti) rispetto all'affitto di camere e balconi vista relitto che si dice possa arrivare fino a duemila euro a postazione. Domenica prossima (gli orari saranno stabiliti all'arrivo della nave, con possibilità di apertura anche sabato se la Concordia dovesse approdare prima) sin dal mattino la Lanterna sarà così aperta ai visitatori che a gruppi di 30-35 potranno salire alla prima cornice e assistere all'evento per 20 minuti. "Un'occasione - dicono i Giovani Urbanisti - anche per vedere la torre cinquecentesca che orienta le navi al porto di Genova col suo enorme faro, il più antico e il più grande ancora in funzione in Italia". Domenica però le visite non potranno svolgersi in caso di maltempo o di arrivo del relitto tra le 19 e le 9.

 

La corrispondenza audio dell'inviato ANSA in barca a vela Matteo Guidelli

Giglio prepara museo multimediale
Un museo multimediale, senza cimeli ma con video, foto e contenuti interattivi, nascerà all'Isola del Giglio, per ricordare il naufragio della Concordia e l'opera ingegneristica di rimozione. "A Giglio Castello - ha spiegato il sindaco Sergio Ortelli - e' in corso un progetto di ristrutturazione della rocca Pisana, che verrà trasformata in museo: ci sarà un'ala con la parte archeologica, una con la parte dedicata ai minerali e una dedicata alla Concordia". Quest'ultima "racconterà la memoria del naufragio - ha aggiunto - e le operazioni di rimozione del relitto: rotazione, rigalleggiamento, viaggio verso Genova, smantellamento. Sara' tutto multimediale. I tempi? Un paio di anni".

Segolene Royal in prima linea al largo Corsica. Approfondimento
É a bordo del 'Jason', la nave della marina militare francese specializzata nell'assistenza anti-inquinamento, che Segolene Royal ha osservato il passaggio della Costa Concordia e della sua scorta di imbarcazioni al largo della Corsica, alla frontiera con le acque territoriali italiane. La ministra dell'Ecologia, che nei giorni scorsi aveva chiesto rassicurazioni scritte al governo italiano, ha voluto sorvegliare l'operazione in prima persona. Il transito del relitto preoccupa infatti da giorni le autorità transalpine e gli abitanti dell'isola. La Concordia passa vicinissima al perimetro dove sorgerà il futuro parco naturale marino di Cap Corse. "Una zona ecologica particolarmente eccezionale, uno dei polmoni del Mediterraneo", ha osservato oggi la ministra.

"La protezione ambientale della Corsica è preziosa - ha aggiunto - poiché essa rappresenta un patrimonio naturale, un valore fondamentale". Già ieri aveva avvisato: "Non potremmo tollerare neanche il minimo inquinamento". L'ex candidata nella corsa all'Eliseo del 2007, nonché ex compagna di Francois Hollande, si è imbarcata intorno alle 16 sulla motovedetta La Jonquille, per raggiungere il Jason (che può pompare fino a mille tonnellate di idrocarburi), insieme al vice ammiraglio Yves Joly, prefetto marittimo del Mediterraneo. Sono stati affiancati da una "flottiglia militante" di diverse decine di pescherecci e altre imbarcazioni partite da Bastia e dal porticciolo di Macinaggio, al nord del Capo corso, organizzata da responsabili politici e rappresentanti di associazioni ambientaliste, che da giorni protestano contro il transito della Concordia e i rischi di inquinamento. Il vento favorevole, le buone condizioni meteorologiche e il rispetto della rotta hanno rassicurato la ministra: "Ma il rischio zero non esiste, tanto più che la nave contiene ancora più di cento tonnellate di idrocarburi e altri prodotti", ha osservato la Royal, riconoscendo tuttavia che ''le autorità italiane hanno dispiegato mezzi molto importanti'' e il suo omologo di Roma, Gianluca Galletti, con cui Royal ha indicato di essere ''in contatto'', si è ''mostrato estremamente sensibile alla difesa dell'ambiente''.

Intanto la Concordia procede verso nord, tenendosi ad una ventina di chilometri dalle coste dell'isola francese. Un transito che gli isolani sentono di "subire". Una fronda di diciotto sindaci corsi, tra i quali il sindaco di Bastia, Gilles Simeoni, si è sollevata da metà luglio per denunciare i rischi di una catastrofe ecologica e "la politica del fatto compiuto messa in atto dallo Stato italiano". Segolene Royal si è fatta portavoce di questi disagi: "Ho tenuto a rispondere positivamente alle preoccupazioni legittime dei corsi, conoscendo la loro sensibilità in materia ambientale". Domani la Royal presiederà la prima riunione per la creazione del futuro parco marino. Quindi si recherà sul Cap corse e nell'arcipelago disabitato di Finocchiarola.

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