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Parapendio precipitato Monte Bianco, recuperata vittima

Precipita e muore sulle Pale di San Martino nelle Dolomiti La vittima è un alpinista 64enne di Treviso

E' stato recuperato questa mattina dal Soccorso alpino valdostano il corpo del pilota di parapendio precipitato ieri sul Monte Bianco. L'incidente è avvenuto nella zona della cresta del Brouillard, a circa 3.700 metri di quota. La vittima è un francese. Sull'accaduto indaga la Guardia di Finanza di Entreves. La vittima, Joel Russier, aveva 54 anni e per veleggiare in parapendio sul massiccio del Monte Bianco aveva affrontato un viaggio di quasi 800 chilometri, dalla cittadina di Marcq-en-Baroeul, nel Nord della Francia. Le operazioni di recupero del corpo sono state difficili dato che lo schianto è avvenuto in una zona impervia. La salma è stata ricomposta nella camera mortuaria di Courmayeur. Le indagini del Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves sono complesse dato che il testimone dell'incidente, un altro parapendista, ha fatto perdere le proprie tracce dopo aver dato l'allarme con una telefonata, mentre era in volo. Quello di ieri è stato il terzo incidente mortale in parapendio avvenuto da mercoledì sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco (le tre vittime sono francesi). In centinaia, approfittando delle correnti ascensionali dovute al calore anomalo di questi giorni, sono decollati da Chamonix (Francia), per poi, a volte, essere sorpresi dalle correnti discendenti una volta giunti sul versante italiano del massiccio.

Un alpinista trevigiano è morto precipitando dall'Sass d'Ortiga (2.636 m), nel Gruppo delle Pale di San Martino, nelle Dolomiti trentine occidentali. L'incidente è avvenuto verso mezzogiorno pochi metri dalla cima, dove l'uomo di 64 anni, in salita, ha perso l'appiglio ed è caduto nel vuoto. Il compagno d'escursione ha dato l'allarme. Gli uomini del soccorso alpino con l'ausilio del elicottero di Trentino Emergenza hanno recuperato il morto e messo in salvo l'amico, ancora sotto choc. Attorno a mezzogiorno il 118 di Trento ha chiesto l'intervento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore per l'emergenza sul Sass d'Ortiga. Sugli ultimi tiri di corda dello Spigolo, sopra il masso incastrato, l'alpinista era volato per una decina di metri perdendo la vita. Primo di cordata, S.B., di Onigo di Piave (Treviso), stava scalando con un compagno quando è caduto. Come spiega Michela Canova, del Soccorso alpino veneto, probabilmente è saltata una protezione e l'uomo è finito sulla sosta sottostante. La salma è stata recuperata con un verricello per essere poi trasportata a valle e affidata ai Carabinieri
   

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