Secondo il rapporto, il fenomeno del femminicidio è complesso ed è caratterizzato dall'uccisione di una donna a causa del suo genere e per ragioni legate alla sua identità. Il femminicidio sta diventando un fenomeno sociale poiché si sta diffondendo in diversi governatorati a livello nazionale, ha sottolineato la sociologa Fethia Saidi, mettendo in guardia contro il crescente numero di crimini commessi contro le donne. La responsabile della lotta alla violenza contro le donne e al femminicidio dell'associazione Aswat, Nissa Haifa Zaghouani, ha rimarcato come questo rapporto, che fa parte di un evento recentemente lanciato da questa associazione, includa statistiche sui casi di femminicidio registrati nel 2023. Lo studio rivela che la fascia di età dai 25 ai 36 anni rappresenta il 27% dei casi di femminicidio, seguita dalla categoria 36-45 anni (26%), e che la maggior parte delle vittime non è economicamente indipendente o non ha un reddito regolare. Le associazioni firmatarie di questo rapporto hanno evidenziato il lassismo dello Stato e l'assenza di una strategia chiara per l'attuazione dei meccanismi di protezione previsti dalla legge numero 58/2017 relativa alla lotta contro tutte le forme di violenza contro le donne. Il rapporto raccomanda la necessità di aggiornare le statistiche riguardanti il fenomeno del femminicidio da parte delle autorità ufficiali rappresentate dal ministero della Famiglia, delle Donne, dei Bambini e degli Anziani e dall'Osservatorio Nazionale sulla lotta alla violenza contro le donne.
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