Il punto di partenza è il suo ingrediente più prezioso, il basilico: italiano, fresco e, soprattutto, da oggi proveniente al 100% da agricoltura sostenibile.
Il basilico dei pesti Tigullio, infatti, è coltivato garantendo i requisiti della certificazione di sostenibilità Iscc Plus - International sustainability and carbon certification -, uno standard di natura volontaria che permette di monitorare il rispetto dei criteri di sostenibilità e tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva alimentare: dal metodo di raccolta a quello di lavorazione, fino alla tutela della biodiversità, dedicando una percentuale dei campi per la coltivazione di piante a fiore.
"I consumatori vogliono essere rassicurati sulla bontà delle loro scelte alimentari e sul fatto che queste abbiano un impatto positivo sul Pianeta", osserva Francesca Sansò, marketing director di Star Italia. "Ecco perché sempre più spesso ricercano esperienze e sapori autentici, legati al territorio italiano".
Il rispetto nei confronti della terra, perseguito dal brand, passa attraverso quello per la materia prima, per la biodiversità e per i fornitori. "Abbiamo migliorato e implementato tecniche specifiche, come l'irrigazione localizzata, pensata per la riduzione del consumo d'acqua, e lo studio dell'altezza perfetta per il taglio della pianta", spiega Giuseppe Bonati, agronomo, basilicoltore e storico fornitore di Tigullio. "C'è molta attenzione anche alla rotazione delle colture, per consentire alla terra di ripopolarsi di microrganismi".
Come sottolinea Andrea Drago, responsabile R&D Star, "una volta tagliato, il basilico viene trasportato direttamente dai campi al nostro stabilimento: qui viene lavorato appena raccolto, questo è il segreto della sua freschezza".
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