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Al via petizione in nord Kosovo contro sindaci non serbi

Al via petizione in nord Kosovo contro sindaci non serbi

Eletti lo scorso aprile nel voto boicottato dai serbi locali

PRISTINA, 17 gennaio 2024, 15:31

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

Tra la popolazione serba del nord del Kosovo ha preso il via oggi la raccolta di firme per la petizione diretta a chiedere la destituzione dei nuovi sindaci di etnia albanese eletti nei quattro maggiori Comuni a maggioranza serba nel voto locale dello scorso aprile. Elezioni che furono boicottate in massa dai serbi in segno di protesta contro la politica di Pristina ritenuta ostile nei confronti della popolazione serba. Cosa questa che determinò una affluenza alle urne inferiore al 4%. L'insediamento di sindaci di etnia albanese in Comuni abitati quasi interamente da serbi fu ritenuta illegittima e provocò la scorsa primavera forte malcontento e massicce proteste popolari dei serbi nel nord del Kosovo, andate avanti per settimane e degenerate in alcuni casi in disordini e scontri con la polizia kosovara e le truppe della Kfor, la forza Nato in Kosovo. La raccolta di firme ha preso il via oggi nel settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica e a Leposavic, mentre per ragioni logistiche comincerà nei prossimi giorni anche a Zvecan e Zubin Potok, gli altri due maggiori Comuni a maggioranza serba. Stando alla normativa vigente in Kosovo, per il successo della petizione è necessario raccogliere almeno il 20% delle firme sul numero totale degli aventi diritto iscritti nelle liste elettorali di ciascun Comune. Pertanto a Mitrovica nord serve raccogliere almeno 3.640 firme, a Leposavic almeno 2.689, a Zubin Potok almeno 1.347, mentre a Zvecan la petizione dovrà essere firmata da almeno 1.411 elettori. Non vi sono dubbi che tali numeri verranno raggiunti senza alcun problema. Sia a Mitrovica nord che a Leposavic, nonostante le cattive condizioni meteo, si sono formate stamane lunghe file di elettori locali in attesa di firmare la petizione. La comunità internazionale e i mediatori Ue e Usa premono da tempo sulla dirigenza di Pristina affinchè vengano organizzate nuove elezioni amministrative nel nord del Kosovo, alle quali tuttavia sia garantita la partecipazione della locale popolazione serba.
   
   

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