E' stato inaugurato a Cinisi
(Palermo) alla presenza del presidente della Regione Renato
Schifani il casolare in cui il 9 maggio 1978 venne assassinato
Peppino Impastato, il militante di democrazia proletaria ucciso
dalla mafia per le sue battaglie contro Cosa nostra. Il casolare
a lungo in stato di abbandono è stato restaurato dalla
Sovrintendenza alle Belle Arti.
Impastato venne tramortito all'interno dell'immobile poi
portato lungo i binari della ferrovia e fatto esplodere. Un
tentativo di depistaggio per dimostrare che la vittima era morta
durante la preparazione di un attentato.
Alla cerimonia hanno partecipato la sovrintendete Adelina
Giuliano, il fratello di Impastato, Giovanni, il commissario
straordinario del Comune di Cinisi Angelo Sajeva, il questore di
Palermo Vito Calvino, il prefetto di Palermo Massimo Mariani e
il presidente della commissione regionale antimafia Antonello
Cracolici. Presenti anche alcuni studenti. L'associazione Casa
Memoria Peppino e Felicia impastato, capofila di una serie di
realtà legate alla memoria della vittima, ha presentato alla
Sovrintendenza istanza per l'assegnazione della struttura in
comodato d'uso.
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