"Noi abbiamo certamente un punto
fermo, l'Italia è fondata sul lavoro e non sul sussidio"
sottolinea il ministro del Lavoro, Marina Calderone,
intervenendo alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia,
a Pescara.
"Questo credo che sia fondamentale. E' il motivo per cui -
dice - abbiamo intrapreso un percorso certamente non facile,
perché quando si deve ridisegnare il sistema degli aiuti c'è chi
poi può pensare che il Governo ce l'abbia con i poveri, l'ho
letto spesso, oppure che non abbia sufficiente sensibilità per
comprendere che ci sono delle situazioni e delle persone che
vivono invece dei momenti di fragilità".
E sottolinea: "Abbiamo introdotto una riforma importante,
siamo quasi a un anno dal 'decreto primo maggio' approvato nel
2023. Decreto che oggi vi posso dire assolutamente corretto nei
presupposti ed in ciò che ci sta manifestando il mondo del
lavoro, soprattutto quelli che sono i numeri del lavoro. Perché
oggi siamo a una percentuale di occupazione che è la più alta di
sempre, abbiamo una percentuale di disoccupazione che è la più
bassa di sempre, abbiamo invertito la tendenza. La
disoccupazione giovanile diminuisce e aumenta il numero delle
persone che in questo momento è alla ricerca di un lavoro: si è
attivato, si sta attivando per cercare un lavoro. Perché questo?
Perché probabilmente quegli strumenti, che prima consegnavano
una condizione di tranquillità nella percezione di un sussidio,
hanno visto invece una modifica importante nel 'decreto primo
maggio'. Abbiamo separato quella che è la nostra visione delle
politiche di accompagnamento al lavoro dalla sfera
dell'assistenza e della cura dei soggetti". E' "finito il
sussidio a gogo" e "ci sono gli strumenti per sostenere le
imprese" ad assumere.
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