RHO-PERO (MILANO) - Italianissimi, medio-piccoli e prestigiosi. Più o meno sono tutti così i marchi di eccellenza per l'accessoristica delle motociclette tutti praticamente presenti alla 73/ma edizione di Eicma. Inventano personalizzazioni, questioni di stile, ma a volte anche autentiche soluzioni per aumentare la sicurezza di chi va in moto. E non è quindi un caso che a progettare e realizzare il Proguard, da qualche anno adottato sulle moto da pista così come sulle veloci da strada sia stata la Rizoma, specializzata in accessori di alluminio ricavati dal pieno, una cinquantina di dipendenti e esportazione in 30 mercati, il cui stabilimento sorge a Ferno (Varese) di fianco ad una delle piste dell'aeroporto di Malpensa.
"Ogni prodotto nasce per migliorare l'estetica e la funzionalità ma lo realizziamo pensando alla sicurezza - spiega Fabrizio Rigoglio che insieme al fratello Fabio è titolare del marchio -. Anche un semplice specchio viene progettato nel minimo dettaglio perché in caso di urto o caduta, non possa generare rischi per il pilota". "L'idea del Proguard system - racconta - ci era arrivata esaminando lo sfortunato incidente in pista tra Capirossi e Gibernau, un contatto tra il manubrio di uno e la leva freno dell'altro.". Un progetto sviluppato con i team e i pilota di MotoGP che si è evoluto fino ad arrivare a ridurre la pressione dell'aria sulla leva del freno (circa 0,6 bar a 200 km/h). In caso di caduta, poi, la versione "Racing" del Proguard protegge anche il dito mignolo della mano destra del pilota. Corse a parte, dallo stabilimento di Ferno così come da quelli più grandi o ancora più piccoli sparsi per l'Italia nascono parti speciali per moto che sono autentici gioielli del Made in Italy, oggetti a volte unici e pregiati richiesti dai mercati di tutto il mondo.
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