"Una delega al governo che serve a ripulire dai decreti che non devono essere attuati perchè non hanno più senso" essendo diventati "desueti". Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, parlando di un nuovo emendamento alla delega P.a. presentato dal relatore d'intesa con l'esecutivo.
Il ministro, a margine dei lavori in commissione Affari costituzionali al Senato, ha spiegato che si tratta di un emendamento "ordinamentale", che, appunto, rappresenta "una delega al governo a fare una ripulitura della normazione secondaria". Infatti, ha sottolineato Madia, come esecutivo "ci stiamo assumendo la responsabilità politica dell'attuazione delle norme. Tanto che iniziamo ogni CdM con il ministro Boschi che ci dice come stiamo andando con l'attuazione dei decreti". In Italia, ha fatto notare Madia, "si sono succeduti tre governi in tempi ravvicinati e c'era anche normazione secondaria ancora più vecchia, quindi capita che ci siano decreti attuativi desueti, ovvero che non ha più senso emanare, ma che allo stesso tempo risultano come inattuati". L'emendamento apre così ad un decreto legislativo che ha tempi strettissimi per essere emanato (si tratterebbe di 90 giorni dall'approvazione della delega P.a.), capace di sfoltire la serie di decreti attuativi di cui in realtà non c'è più bisogno, perchè superati dai fatti e quindi divenuti sostanzialmente inutili per l'ordinamento italiano.