TRENTO - Le reti territoriali sono state protagoniste al Festival della famiglia 2015, oggi a Riva del Garda, in Trentino. Nate su base volontaria, come quelle promosse dalla cittadinanza attiva o da associazioni, possono costruire nuove forme di mutualità che danno supporto alle famiglie e diventano così educanti da un punto di vista di sostenibilità umana e sociale. Per il Festival, ideato e organizzata dall'Agenzia per la famiglia in collaborazione con il distretto famiglia Alto Garda, il Comune di Riva del Garda e il dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del Consiglio dei ministri, è stato scelto il tema: 'Comunità educante: una sfida per il nostro futuro'. A precedere gli interventi la performance del 'BbBrass Ensamble' del liceo musicale Bonporti di Trento. Fondato nel 2014 il gruppo è costituito da dodici ragazzi che suonano strumenti meno conosciuti come gli ottoni, quattro trombe, un corno, un basso tuba e quattro sassofoni. L'ensemble ha eseguito la marcia trionfale dell'Aida di Verdi.
Il Trentino, territorio amico della famiglia, con i quindici Distretti famiglia corrispondenti ad altrettante comunità di valle, vede un esempio concreto nelle strutture di accoglienza alberghiera che invitano alla raccolta differenziata dei rifiuti all'interno del bed and breakfast o agli alberghi che fanno delle neomamme o dei disabili il target principale dei propri clienti. Costruire quindi una nuova alleanza educativa sul territorio in cui tutti possano contribuire alla costruzione del benessere individuale e collettivo è stato il cuore dell'intervento di Leonardo Becchetti, professore all'università di Roma Tor Vergata. "Bisogna presidiare i social - ha detto - e farli diventare una piazza dove ci si forma e si comunica. Fare, insomma, una wiki-economia e chiamare a raccolta le politiche nuove che dialogano con il sociale, premiare i virtuosi fiscalmente".
A dimostrazione di una rete che nasce per educare contro le distorsioni delle iniziative al solo scopo di lucro Becchetti ha citato l'esempio di 'slot mob Italia', che ha sostenuto l'avvio di provvedimenti per contrastare l'azzardo. "Una rete nata su base volontaria spontanea che mette in moto una processo di cambiamento culturale che nel tempo fruttificano in importanti eventi storici. Oggi - ha concluso - la famiglia respira un'aria cattiva dall'economia abbiamo bisogno di cittadinanza attiva e di un'economia civile".
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