(di Mauro Cortesi)
RHO-PERO (MILANO), 5 NOV - I droni sono un po' la moda del momento, utili in tantissimi ambiti, diventati indispensabili nel settore della sorveglianza di aree. A Sicurezza 2015, la rassegna internazionale della Security in corso alla Fiera di Milano, abbondano quindi gli esempi di modelli e applicazioni di questi guardiani volanti, dai più piccoli che pesano solo 300 grammi, ma sono capaci di volare ovunque e di riprendere e trasmettere a terra dati e immagini, a quelli di grandi dimensioni con soluzioni integrate di videosorveglianza avanzata.
I droni ormai li usano tutti - dalle forze di polizia per controllare aree, strade, manifestazioni pubbliche, ai privati per le più svariate applicazioni, dalle ricognizioni fotografiche alle misurazioni. E non sempre in modo lecito e rispettoso della privacy altrui, tanto da avere indotto l'Enac, l'ente nazionale per l'aviazione civile, a redigere norme precise che ne regolano l'utilizzo secondo dimensioni e peso. Ad esempio dal 7 ottobre scorso i droni di peso uguale o superiore i 25 chili comportano la certificazione del mezzo e anche quella delle capacità del pilota remoto. In pratica questi droni devono rispettare le stesse norme degli altri aeromobili. E anche rispetto agli spazi aerei consentiti, alle quote operative e alle rotte, sempre più spesso si devono richiedere autorizzazioni alle autorità per il controllo del volo. Per Expo, ad esempio, la no fly zone degli aerei era stata disposta anche per i droni. Non stupisce quindi che la vera novità che comincia ad affermarsi sono i dedroni, cioè la difesa dai droni invasori, nemici che possono mettere a repentaglio la sicurezza dei luoghi, delle persone, della privacy. Si tratta in pratica di una antiaerea, un sistema in grado di identificare i droni in avvicinamento, di inviare allarmi o attivare misure di contrasto. Tra queste ultime non è ancora previsto l'abbattimento, ma già si racconta di qualcuno particolarmente nervoso o infastidito che, trovandosi all'aperto su terreni di sua proprietà si sia esercitato contro questi ufo al tiro al piattello.
A Sicurezza 2015 c'è comunque una grande rassegna di nuove tecnologie che sembrano uscite dai film di 007 per le quali i benefici e anche la necessità di norme regolamentari per un uso corretto si potranno valutare appieno solo nei prossimi anni. Come ad esempio l'uso di svariati modelli di telecamera da indossare (una addirittura nascosta perfettamente nella cravatta) come quelle utilizzate per alcune rubriche televisive d'inchiesta e dalle forze dell'ordine per riprese nascoste. Al momento sono in libera vendita così come un nuovo tipo di cimice per ambienti e auto con un'autonomia di 33 ore di registrazione.
Tra le altre chicche del Salone della Sicurezza spicca poi il DNA sintetico, che consente la marcatura di cose o persone. Disponibile nelle versioni gel, aerosol, spray o sotto forma di "pallina", consente di ricollegare senza dubbi i malviventi alla scena del crimine o di identificare con sicurezza assoluta il vero proprietario di un oggetto rubato. E non c'è doccia o detergente che tenga: non è possibile cancellarlo, assicurano gli ideatori.
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