VERONA - "Sostenibilità e innovazione per l'agricoltura del futuro". E' il tema del convegno che ha aperto la 112/a edizione di Fieragricola, la rassegna internazionale dedicata a tutta la filiera del primario, in programma fino a 6 febbraio a Veronafiere.
Gli aspetti del risparmio idrico e dell'ottimizzazione della gestione dell'acqua saranno uno dei 'fil rouge' della manifestazione. Si parla di irrigazione intelligente, di acqua e zootecnica, ponendo attenzione alla possibilità di limitare i cosiddetti "fabbisogni aumentati" di acqua negli animali rispetto a quelli fisiologici con opportune tecniche di allevamento, soprattutto nelle stagioni calde, e mediante l'utilizzo di alimenti umidi, come ad esempio i foraggi freschi nei ruminanti. E la sostenibilità ambientale, con particolare riferimento alla riduzione del consumo idrico, è uno degli aspetti richiesti in occasione della sottoscrizione di accordi di filiera con produttori di mais certificato.
"Con la siccità che ha colpito l'Italia e in particolare la Pianura Padana, in vista delle semine primaverili il consiglio agli agricoltori è di fare subito o quanto prima i lavori preparatori nei campi, sperando che quando pioverà l'acqua rimanga nel terreno e venga capitalizzata al massimo, senza dispersioni" ha suggerito il professor Angelo Caliandro. "Un altro accorgimento che mi sento di fornire - ha aggiunto - è quello di irrigare immediatamente dopo le semine primaverili, naturalmente se c'è disponibilità di acqua". Gli esperti si augurano che non si avverino condizioni di emergenza tali da dover imporre agli agricoltori di modificare le proprie intenzioni di semina e - nel caso della Pianura Padana - di dover abbandonare il mais, pianta caratterizzata da un intenso fabbisogno idrico, per altre colture, come il sorgo, più resistente alla siccità. "In ogni caso - ha concluso Caliandro - è consigliabile puntare su mezzi irrigui i più efficienti possibili e utilizzare soluzioni di irrigazione a goccia, razionalizzando il più possibile le risorse. Inoltre, è bene non abbondare con le concimazioni, perché, specialmente quelle azotate, danno luogo a lussureggiamento della coltura, con la conseguenza di un aumento dell'impronta idrica".
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