TORINO - Le porte del Pala Alpitour, a Torino, si sono aperte alle 10.30 per l'inaugurazione di IoLavoro, la job fair più grande d'Italia. La coda a quell'ora era già lunga: tutti in fila, ragazzi ma anche tanti adulti, per un colloquio di lavoro e la speranza di un posto. In tutto sono state 2.500 le presenze durante la prima giornata, 6.000 sono gli iscritti on line e la previsione è di superare alla fine dei tre giorni quota 10.000 come nelle precedenti edizioni.
Quest'anno la manifestazione che si svolge in contemporanea a Genova ed è finanziata con fondi europei, non offre opportunità solo nel settore turistico. Tra le figure richieste ci sono 150 analisti e programmatori informatici, 200 allievi direttore punto vendita, 25 camerieri e 20 cuochi, 600 animatori turistici, 549 agenti commercio, 10 ingegneri e tecnici meccanici, 56 medici e 62 infermieri per le strutture turistiche. "Tra il 27 e il 28% delle persone che vengono qui per cercare lavoro un mese dopo è occupato", sottolinea Franco Chiaramonte, responsabile dell'Agenzia Piemonte Lavoro. "IoLavoro in questi anni si è dimostrata un'esperienza efficace - spiega l'assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero - sia nell'aumentare le opportunità di incontro tra domanda e offerta del lavoro sia di un modello innovativo di collaborazione tra servizi pubblici e agenzie private. È un appuntamento importante che la Regione Piemonte vuole continuare a sostenere insieme a tanti partner pubblici e privati". "In tempi in cui trovare un lavoro è sempre più difficile, soprattutto per i giovani, è fondamentale avere occasioni per incontrare la domanda e per momenti formativi. IoLavoro va in questa direzione", osserva il sindaco Piero Fassino in un collegamento video. Attesi anche 500 studenti ai quali verranno date dimostrazioni pratiche di nove mestieri, come quelli di sarto, meccanico, estetista e muratore.
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