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Adunata Alpini: Cesare, un mese in marcia da Como a L'Aquila

800 km a piedi per tornare in caserma Rossi dove fece militare

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L'AQUILA - Ha percorso a piedi circa 800 chilometri, con i suoi 20 chili di zaino, su vie asfaltate, sentieri e strade bianche partendo il 2 aprile da Lurate Caccivio, in provincia di Como e arrivando ieri pomeriggio a destinazione, la caserma Rossi dell'Aquila dove prestò il servizio militare 25 anni fa: ma Cesare Castelnuovo, 47 anni da compiere a ridosso dell'88/a Adunata degli Alpini, in programma dal 15 al 17 maggio, non vuole parlare di impresa. "Sono qui a disposizione dell'Associazione nazionale Alpini" dice e alla domanda "qui dove?" risponde che non sa dove si trova. "Dopo tanta strada a piedi mi hanno accompagnato 'qui' in macchina".

Cesare alle 17,15 era nella Caserma Rossi, ieri sera era nella frazione di Gignano dove sarà allestito un campo cinofilo.

Con lui c'è la moglie Simona. "Mi ha raggiunto in auto a Visso (Macerata), poi siamo arrivati, io a piedi, lei in macchina, ad Amatrice (Rieti). Qui abbiamo lasciato l'auto e insieme abbiamo proseguito a piedi fino all'Aquila, passando per Montereale".

Fino a quel punto lui aveva dormito nel suo sacco a pelo in tenda per soste di emergenza, in campeggio, in qualche B&B e ospite di qualche parrocchia. Ha attraversato Lombardia, Emilia Romagna fino ai colli bolognesi, "poi ho svalicato in Toscana, nella provincia di Prato - racconta - passando per il Mugello, per il Casentino, fermandomi a Chiusi della Verna, e arrivando poi Umbria, a Gubbio, Città di Castello, e quindi nelle Marche, alle pendici dei monti Sibillini".

E' partito con un piano di massima, "ma le variabili sono tante e le tappe vanno decise giorno per giorno, in base alle condizioni meteo e a quelle fisiche. Ho raggiunto al massimo quota 456 metri, c'è ancora neve in montagna e non sarebbe stato agevole". Durante le sue tappe da 30 km mediamente - alla velocità di 5 km orari - un paio di automobilisti lo hanno fermato rivolgendosi a lui in inglese. "Pensavano che non fossi italiano" ricorda sorridendo. "Sono stato fortunato con il meteo: a parte due giorni di pioggia il tempo è stato clemente".

Dell'Aquila non ha visto ancora molto. "Per il momento da lontano mi colpisce l'incredibile numero di gru".

Cesare dormirà in una roulotte che gli è stata messa a disposizione a Gignano dal gruppo Alpini L'Aquila 2 intitolato al Maresciallo medaglia d'argento al valor militare Giovanni Vaccarelli. "Un mio zio era alpino, reduce di Russia. Ho sentito tante storie da lui. Ho aspettato 25 anni per sfilare nell'Adunata nazionale, quest'anno lo farò per L'Aquila, per sostenere anche nel mio piccolo questa comunità". Il responsabile del Gruppo L'Aquila 2, Fernando Vaccarelli, gli ha consegnato una piccola tessera verde con la quale ora è un Alpino aquilano.

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