I giovani italiani cominciano a pensare alla pensione: il 59% dei 25-34enni impiegherebbe i propri risparmi nella previdenza per proteggersi dagli imprevisti. E' quanto emerge dall'indagine 'I risparmiatori di domani' dell'istituto di ricerca Demia realizzata per Assogestioni sulla generazione dei Millenials, i nati dopo il 1980, e presentata al Salone del Risparmio. I più giovani, ovvero il 48% tra i 16 e 17 anni, impiegherebbero eventuali risparmi per comprare beni di consumo, mentre il 64% dei 18-24enni lo utilizzerebbe per emanciparsi dai genitori e uscire di casa. La stragrande maggioranza (70%) dei ragazzi intervistati (tra 16 e 35 anni) prende le decisioni finanziarie in famiglia, ma quasi tutti riconoscono nello Stato e nella scuola le istituzioni deputate all'alfabetizzazione finanziaria e sono favorevoli a programmi di educazione su risparmio e investimenti. In generale, la precarietà lavorativa, il concetto di famiglia più elastico e un'istruzione stratificata, incidono sulla capacità dei giovani di approcciarsi al risparmio. Per il 45% degli intervistati, risparmiare rappresenta un grande sacrificio, mentre il 40% dichiara che non riuscirà ad avere uno stipendio simile a quello dei propri genitori.
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