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Real Madrid-Barcellona 3-1. Spagna celebra Ancelotti, vincitore del Clasico

I gol di Neymar, Cristiano Ronaldo su rigore, Pepe e Benzema

 La Spagna sportiva celebra il Real Madrid e Carlo Ancelotti all'indomani della vittoria sul Barcellona, "uscito ridimensionato", si dice in coro, dal confronto al Bernabeu dove l'attacco stellare formato dal trio Messi-Neymar-Suarez non è bastato per prevalere su una squadra al contempo "solida, giovane e di gran qualità" messa in campo dall'italiano. Ancelotti, scrive Marca, "ha avuto ragione" e ha vinto "la scommessa di schierare quattro centrocampisti", optando per un modello di gioco "che fa del tocco e del possesso gli elementi chiave del gioco per lunghi tratti".

Stampa e critica salvano poco del Barca di Luis Enrique, sottolineando che solo Neymar "è stato all'altezza" di una sfida dove i blaugrana sono "durati solo mezz'ora", come scrive Mundo Deportivo. Si sprecano le lodi per quasi tutti i blancos e per il loro allenatore. Il centrocampo con Kroos, Modric, Isco e James è indicato unanimemente come la "chiave tattica" della vittoria, al di là delle prestazioni di Benzema e Ronaldo. L'arrivo in estate del nazionale tedesco e dell'astro nascente colombiano ha dato altre due armi formidabili ad Ancelotti che, spiega Marca, "dopo alcune titubanze è arrivato a sfruttare al meglio". Il Real, sottolinea As, è anche una squadra giovane, con circa 26 anni di media contro i quasi 29 del Barcellona.

 

Non basta: i quattro moschettieri del centrocampo blanco hanno 24 anni di media, mentre i loro avversari di ieri, Busquets, Xavi e Iniesta, ne hanno trenta. Inferiori non solo nel numero, ma anche all'anagrafe, e l'infortunio capitato a Iniesta nel secondo tempo ha solo peggiorato le cose per i catalani. Il futuro è quindi del Real? Presto per dirlo, anche perchè il Barcellona, che comunque resta avanti di un punto, non sembra intenzionato ad arrendersi come avverte in un video postato su Instagram da Dani Alves. "Solo i forti sopravvivono quando si perde - afferma il difensore -. Si hanno sempre due scelte: ascoltare i fallimenti e desistere o ascoltare il cuore e andare avanti".

Il rigore di Cristiano Ronaldo

 

La cronaca della partita
E' il momento del Real Madrid che, dopo quella al Liverpool, dà una lezione di calcio anche al Barcellona, battendolo nel 'Clasico' con un 3-1 che non ammette repliche e fa impazzire il pubblico di un Bernabeu che è il solito spettacolo mozzafiato. Così, in un colpo solo, alla nona giornata della Liga, i blaugrana perdono l'imbattibilità in campionato (fino a oggi avevano messo insieme 7 vittorie e un pareggio) e quella della loro porta.

 

Finora il cileno Bravo non aveva incassato reti, oggi si è dovuto inchinare per tre volte, sul rigore di Cristiano Ronaldo (a segno per la nona partita consecutiva tra Liga e Champions), sul colpo di testa di Pepe, dopo corner calciato da Kroos, e sul diagonale di Benzema, a conclusione di una bellissima azione avviata da Isco, e continuata da Cristiano Ronaldo prima dell'assist di James per il n. 9. Ora il Barca, in attesa della partita di domani del Siviglia, che potrebbe operare il sorpasso, è ancora primo in classifica, ma il vantaggio sul Real è sceso a un solo punto (22 contro 21). La squadra di Luis Enrique, che ha schierato il redivivo Suarez dall'inizio, è durata solo un tempo, illusa dal bel gol di Neymar che, dopo appena 4 minuti, si e' 'bevuto' prima Carvajal e poi Pepe e ha battuto Casillas.

Ma poi i catalani non hanno saputo dare continuità alla loro azione, sprecando al 22' con Messi una grossa occasione che, se realizzata, avrebbe potuto imprimere una svolta diversa alla partita. Da quel momento, spinto dall'ottimo lavoro a centrocampo di Kroos (non ha sbagliato un passaggio...), Modric e Isco, il Real ha preso il sopravvento fino a schiacciare i rivali nella ripresa, quando in campo c'è stata quasi solo la squadra di casa. E questo nonostante avesse goduto di un giorno in meno di riposo rispetto ai rivali dopo gli impegni in Europa.

 

Il pari il Real lo aveva raggiunto al 35', grazie al rigore concesso dall'arbitro Gil Manzano per un 'mani' di Piquè (tra i peggiori in campo) su cross di Marcelo. Perfetta l'esecuzione di Cristiano Ronaldo. Le reti di Pepe e Benzema, anche lui in stato di grazia e finalmente amato dal pubblico del Bernabeu, hanno chiuso il conto nella ripresa, per la gioia della gente di fede madridista che negli ultimi 12 confronti diretti in campionato aveva visto la sua squadra battere il Barcellona soltanto due volte. Ma il vento è cambiato, l'euforia della Decima ancora spinge i 'merengue' e il lavoro di Ancelotti sta facendo il resto: questa puo' essere di nuovo la stagione del Real Madrid, in Spagna e in Europa.

Non è stato felice il ritorno in campo di Luis Suarez dopo i 4 mesi di squalifica per il morso a Chiellini


Il video del morso di Suarez a Chiellini (da YouTube)

 



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